Quando "scopro"..fotografi che riescono a trasformare i propri pensieri, le proprie emozioni...in immagini come la tua...resto sempre ammirato e provo una positiva "invidia"..perchè vorrei essere capace di fare foto così...ma so che nulla nasce per caso e ognuno di noi è quel che è..
Quindi mi consolo e dico che la fortuna comunque c'è..quella di averti conosciuto e di poterti seguire nei tuoi fantastici meandri fotografici.
Ammirato.
Angelo
"Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente" (Ap 12,13-14).
Non e' facile combattere il materialismo e la sordita' in cui l'uomo attratto dal benessere si chiude allo spirito, l'autore con questa immagine evoca perfettamente il senso del profano e dell'avvilimento dei giorni nostri e ci invita ad una riflessione morale che piu' di mille parole non avrebbero avuto la stessa forza di spiegare.
Complimenti Guido
Apollo, Dioniso o Narciso?
L'io, l'Es o il super-Io?
E' la prima cosa a cui ho pensato guardando questa triplice immagine di Caruso:una parte nera, invisibile che recita il ruolo dell'Es, del non conosciuto, una parte riflessa, forse il super-Io, la nostra morale , il nostro "sistema comportamentale" che chiede come fosse Narciso una condivisione, ed infine l'Io, il soggetto, la parte relazionale del noi che chiede di esistere vagando tra Apoollo e Dioniso, tra necessità e bellezza, tra corteccia e sottocorteccia,tra maschio e femmina in un giro di vite infinito che forse, dico forse, ci riporta allo specchio.
E se il soggetto fosse lo specchio?
Vincenzo
Laura Traversa 29/10/2007 12:44 Commentaire de vote
proVincenzo Galluccio 29/10/2007 12:44 Commentaire de vote
Una gran foto!Margherita Vitagliano 28/10/2007 18:35
+++++++++++++++++++++++donatella gambino 27/10/2007 16:55
bravissimo....immagine d' impatto.....senza mezze misure.......Angelo Barigazzi 27/10/2007 15:51
Quando "scopro"..fotografi che riescono a trasformare i propri pensieri, le proprie emozioni...in immagini come la tua...resto sempre ammirato e provo una positiva "invidia"..perchè vorrei essere capace di fare foto così...ma so che nulla nasce per caso e ognuno di noi è quel che è..Quindi mi consolo e dico che la fortuna comunque c'è..quella di averti conosciuto e di poterti seguire nei tuoi fantastici meandri fotografici.
Ammirato.
Angelo
Giuseppe Cinà 26/10/2007 21:02
Atmosfera Lynchiana...Misteriosa e inquietante.
Ciao, Pè
Cesare Cosentino 26/10/2007 12:24
Bravo Guido...di forte impatto...di grande forza emotiva e espressiva. Bellissimo b&w ...complimenti sinceri.Marco Lascialfari 26/10/2007 12:18
Una costruzione inquietante ma di fronte alla doppia personalità quale sarà la più forte?Gran bel progetto Guido.
ANTONIO PESCHIULLI 26/10/2007 12:07
originalità, atmosfera, un bellissimo b&w.bravissimo.
Simona Carli 26/10/2007 11:39
guido tu nn pubblichi tanto ma quando lo fai...eh...colpisci sempre forte!!bravissimo nn c'è altro da dire...;o)Francesca Pacini 26/10/2007 10:38
Uno scatto molto inquietante...mi piace il genere!I miei complimenti!!!
Colgo l'occasione per ringraziarti del commento su
Ciao, Francesca
Ambra delle Grottaglie 26/10/2007 3:20
bella..inquietante..perfetta!ambra
Massimo Carolla 25/10/2007 19:07
"Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente" (Ap 12,13-14).Non e' facile combattere il materialismo e la sordita' in cui l'uomo attratto dal benessere si chiude allo spirito, l'autore con questa immagine evoca perfettamente il senso del profano e dell'avvilimento dei giorni nostri e ci invita ad una riflessione morale che piu' di mille parole non avrebbero avuto la stessa forza di spiegare.
Complimenti Guido
Vincenzo Galluccio 25/10/2007 14:49
Apollo, Dioniso o Narciso?L'io, l'Es o il super-Io?
E' la prima cosa a cui ho pensato guardando questa triplice immagine di Caruso:una parte nera, invisibile che recita il ruolo dell'Es, del non conosciuto, una parte riflessa, forse il super-Io, la nostra morale , il nostro "sistema comportamentale" che chiede come fosse Narciso una condivisione, ed infine l'Io, il soggetto, la parte relazionale del noi che chiede di esistere vagando tra Apoollo e Dioniso, tra necessità e bellezza, tra corteccia e sottocorteccia,tra maschio e femmina in un giro di vite infinito che forse, dico forse, ci riporta allo specchio.
E se il soggetto fosse lo specchio?
Vincenzo
Renato Orsini 25/10/2007 14:43
una scena di grande spessore emotivo e drammatico, lascia spazio all'immaginazione dell'osservatore ...complimenti Guido!+++