Tutti@ mi faccio un copia e incolla e me lo rileggo nelle fredde sere d'inverno, magari riesco a capire qualcosa in più di fotografia e di arte, non si sa mai......
mai letto tante cose tutte assieme che sono tutto ed il contrario di tutto......
Gianni@ la prossima volta, invece di fotografare le vecchine indifese, fotografa le "infermiere", sperando non ti rompano qualcosa in testa.........
ma soprattuo fai da bravo, che quì hai fatto nascere un vespaio mai visto......diciamo che sei al 50% di persone PRO e 50% contra, almeno quì...
@renbag...... quante parole, copiate, per sostenere l'insostenibile...
sono arte anche i tagli nella tela di fontana e la merda d'artista di manzoni... si ,pura arte che penetra nelle anime e le scuote nel profondo....... l' ARTE.. in suo nome si può fare di tutto...... ma qui mi fermo, tanto è chiaro il mio pensiero: l'arte NON giustifica tutto.
abbastanza deprimente anche chi si appella alla schiacciante maggioranza... come se una sciocchezza detta da milioni di persone smettesse di essere una sciocchezza e poi, se proprio vogliamo scendere così in basso... i numeri dicono qualcosa di un pochino diverso, soprattutto contando quello che ho già detto e che non fa comodo recepire , cioè che in molti non abbiamo votato , per principio e coerenza.
comunque quel che avevo da dire l'ho detto, a questo punto sono solo ripetizioni...
chiudo dicendo che se essere artisti vuol dire questo , sono veramente felice di non essere e non poter mai diventare un' artista.e consiglierò anche a mia figlia di intraprendere un'altra strada.
buona serata e buona domenica.
@ Ettore Caio: - uno di noi deve aver sbagliato discussione, oppure tu non hai letto molti commenti.
E questa era la risposta alla tua prima asserzione. Per esempio, se tu avessi letto il mio esordio di ieri alle ore 16:49, avresti già avuto la risposta al secondo tuo quesito, in merito a cosa avrei fatto io se...
Comunque mi fa piacere che trovi così belle le mie parole. Ti ringrazio del complimento.
@ paolo pasquino: - ti devo 2 risposte, una per le battutine delle 1:13 ed una per quelle delle 9:01
(spero che nell'intervallo tu abbia riposato):
1) No Comment!
2) No Comment
Ma quante belle parole Mister RenBag,ma qui cosa centra l'arte,le liberatorie e tutte le altre cose,
onestamente rispondimi cosa avresti fatto se ti fossi trovato nelle condizioni di cui sopra ho accennato,avresti forse stretto la mano all'individuo che furtivamente avesse fotografato tua madre in quelle condizioni?oppure come minimo avresti fatto una denuncia alla direzione dell'ospedale?Ma per favore stiamo con i piedi per terra e ammettiamolo che questo
è stato un lampante incidente di percorso di un bravo fotografo sopraffatto dall'occasione che si era creata in quel momento.
Ettore
@ iris russo: - su questo sito dovremmo parlare di arte, che non è un concetto vago, tanto è vero che ormai si parla di”neuroestetica” cioè di un collegamento sempre più stretto tra scienza ed arte, tra neuroscienze e apprezzamento dei valori estetici. L'arte poi non risiede mai nella parte concettuale di un'opera ma NEL MODO di esprimere concetti. I concetti e le pre-conoscenze in arte sono veri e propri pre-concetti, che ottundono la capacità di “vedere” e di capire quindi il messaggio vero e profondo dei segni presenti nell'immagine. Questo punto è basilare perché, quanto è riuscito ad esprimere Gianni in questa foto è talmente edificante dei due personaggi, del loro reciproco amore da fargli superare le false remore morali e quelle, purtroppo vere, legali (in casi estremi come questo dove si presentano dati sensibili e riprese in luoghi non pubblici, beninteso) che di solito consiglierebbero maggior prudenza e che, certamente bloccano quanti si fanno offuscare la loro potenziale capacità sensitivo/interpretativa dai preconcetti.
Quando nel mio intervento parlavo di maggioranza mi riferisco a null'altro che a quella schiacciante che ha saputo apprezzare tale bellezza del linguaggio fotografico. Non ad altre questioni vere e presunte che tu ed altri insistete a tenere in vita con un certo accanimento terapeutico. Qui si dovrebbe parlare di una bellezza che non può certo dipendere dalla presenza o meno di una liberatoria. E se invece c'era, che facevi? Te la prendevi con chi l'aveva concessa?
Ti concedo che, in mancanza, gli aventi causa, se si ritengono lesi nella loro dignità avete ragione tu e V.O.G., nel dire che in questa situazione, come ho detto prima in parentesi), avrebbero il coltello dalla parte del manico.
A tale proposito cito il pensiero di Michele Smargiassi, noto giornalista di Repubblica esperto in questioni fotografiche:.
"Siamo in tanti a pensare che l'incubo delle liberatorie da far firmare ai ritrattati deriva dalla falsa concezione di questo benedetto diritto all'immagine come proprietà di un bene materiale e non come difesa della dignità della persona. Insomma, che la logica della liberatoria anziché salvaguardare la dignità in realtà la mercifica".
Concludo ritornando ai pregiudizi. Quando mai in nome dell'Arte si sono perpetrate nefandezze? Io sono cattolico credente ma te ne potrei citare ad iosa di nefandezze in nome della mia Religione … e a te che sei medico, ne potrei citare tantissime consumate in nome della Medicina! Ma dell'Arte ?!!!... Semmai l'Arte ne ha talvolta evitate, di nefandezze, o ne ha lenito le conseguenze. L'arte ha un potere taumaturgico per l'animo umano, appesantito com'è dalle colpa di aver turbato l'armonia del pianeta, che evidentemente neanche ti immagini.
Per questioni di morale e di legalità arrivi addirittura a negare l'esistenza di una foto, a desiderare di annientarla e , quel che è peggio, a volerne proibire la fruizione anche a chi non la pensa come te. Iris, ti voglio bene, ma te lo dico: questi sono pregiudizi “talebani”.
Gianni.. se questo scatto non fosse stato tuo ma di un troll qualsiasi non ci sarebbe stato accanimento, ma annientamento..
e poi, Gianni, bisogna veramente coricarsi su quel letto per poter comprendere quanto sia affilato il suo materasso. non vale una foto rubata, ne può valere 10, 100 .. ma vere, non per parlare di pietà, che vista così è sempre un pò pelosa, .. ma per dire come se ne esce, e se si tratta di una cassa di zinco .. ne è necessario l'odore
Concordo naturalmente con Paolo,ma poi,al di là di tutto ciò che si è detto,provate solo a pensare di essere il figlio di quella Signora intubata,arrivate sulla soglia della sua camera e vedete che uno sconosciuto
sta scattando delle foto,che reazioni pensate avreste avuto?Ma dai!!!!,un minimo di coerenza per favore.
Ettore
@-V.O.G
Con la fotografia,purtroppo, ho un rapporto soltanto amatoriale, quindi diversamente da te, (invidia), non avrò mai accesso autorizzato a strutture come ospedali,pensionati,scuole ecc.
Ciò non toglie che in tanti anni di "fotografia dilettantistica", magari anche senza un progetto finalizzato allo scatto, non sia stato attratto da situazioni nelle quali sentivo fortemente il desiderio di fermare con uno scatto ciò che vedevo.
In giro per il mondo ma anche tra le vie della mia città ho trovato quello che cercavo e l'ho ripreso.
Dal vastissimo archivio di cui dispongo, negli anni, ho trasmesso in questo sito molte istantanee riguardanti persone in vari atteggiamenti cercando di evidenziare sia con l'immagine o il titolo o l'eventuale didascalia la sensazione che quella scena aveva suscitato in me con l'intento di trasmetterla a chi naviga tra i miei lavori.
Credo, in tutto questo tempo, di aver mantenuto una coerenza descrittiva ed emozionale di tutto rispetto per i soggetti ripresi.
Alcuni esempi:
L'immagine di Mary Ellen Mark, quella dell'infermiera col il paziente affetto dalla lebbra e che ho riproposto perchè colpito dall'atteggiamento di un visitatore (Lucca Ditial Photo Festival 2007) mi aveva fortemente emozionato e non è escluso che nel mio inconscio sia rimasta quella scena forte e che, quando una situazione simile mi si è presentata davanti, l'istinto, o forse soltanto il ricordo di quella foto mi hanno fatto superare tutte le ovvie naturali riserve e rischi che uno scatto del genere poteva generare.
A questo proposito vorrei sottolineare che la fotografa americana era ospite della manifestazione lucchese non per aver violato la privacy di un vecchio gravemente ammalato ma per la bellezza e la forza espressiva del gesto dell'infermiera che lo accudiva.
E' anche vero che Mary Ellen è diventata famosa ed io non lo sarò mai, quindi forse qui si spiega l'accanimento e l'attacco all'operato di un sconosciuto signor "nessuno" in difesa della privacy, pur sapendo che la questione casomai avrebbe dovuto interessare esclusivamente i soggetti interessati.
Allora perchè non continuare a discutere dei pixel colorati in questo BW, del rumore provocato dalla scarsa luce,o anche, magari anche di sfuggita, di quello che un lavoro come il mio possa dare in chiave emotiva ?
Mi sento anche di dire, a parte la freddezza dei numeri che confermano il mio intendere, che le manifestazioni di apprezzamento positivo non sono mancate anche da chi, come Vincenzo Galluccio, medico rianimatore,vive una continua realtà del genere in modo professionale e che non ha trovato ragione di scandalizzarsi.
ehm, essì ti tocca risentirla prof
..renbag..
a proposito di risentire, senti un pò anche questa:
dove hai letto che tutto è facile e uguale?
e chi lo ha detto? ma poi, chi parla di fotografia?
io scrivo su questo scatto..
qui mi sa che l'unica cosa che emerge uguale al passato è un trollino. (pensa te, creato appositamente per quella catilinaria..)
almeno i vecchi troll, e ti assicuro che ne so qualcosa, sapevano leggere..
ad maiora.. prof ehm..
renbag
(mi mancava il troll critico fotografico. bel personaggio. ma dimmi, se ti va neh.. mica la insegnerai, la fotografia dico, mi sembri ferrato nella teoria.. )
@ paolo pasquino: - questa storia che tutto sia facile e che tutto sia uguale, in fotografia, è un luogo comune stantio e fuorviante che continua a riemergere, per fortuna sempre più raramente che in passato.
Dobbiamo rassegnarci a risentirla ogni tanto. E' inevitabile.
però .. c'è un limite.. incensare e parlar d'arte.. ma per favore..
quell'occasione è alla portata di tutti coloro che frequentano un ospedale. di tutti.. di tutti quelli che entrano in una camera di un malato anche non terminale, basta che sia malmesso.. in orario di visita la domenica o il sabato o il venerdì o qualunque giorno di qualunque mese di qualunque anno.
non c'è nessuna difficoltà ad eseguirlo così come è stato eseguito. nessuna difficoltà se non tre secondi di paura d'esser scoperti.
è come rubare un'autoradio.
chi su quel letto c'è stato coricato, con tutti quegli ammennicoli annessi, lo sa. probabilmente lo sa solo lui.
Carlo Atzori 08/10/2011 22:06
Tutti@ mi faccio un copia e incolla e me lo rileggo nelle fredde sere d'inverno, magari riesco a capire qualcosa in più di fotografia e di arte, non si sa mai......mai letto tante cose tutte assieme che sono tutto ed il contrario di tutto......
Gianni@ la prossima volta, invece di fotografare le vecchine indifese, fotografa le "infermiere", sperando non ti rompano qualcosa in testa.........
ma soprattuo fai da bravo, che quì hai fatto nascere un vespaio mai visto......diciamo che sei al 50% di persone PRO e 50% contra, almeno quì...
iris russo 08/10/2011 21:51
@renbag...... quante parole, copiate, per sostenere l'insostenibile...sono arte anche i tagli nella tela di fontana e la merda d'artista di manzoni... si ,pura arte che penetra nelle anime e le scuote nel profondo....... l' ARTE.. in suo nome si può fare di tutto...... ma qui mi fermo, tanto è chiaro il mio pensiero: l'arte NON giustifica tutto.
abbastanza deprimente anche chi si appella alla schiacciante maggioranza... come se una sciocchezza detta da milioni di persone smettesse di essere una sciocchezza e poi, se proprio vogliamo scendere così in basso... i numeri dicono qualcosa di un pochino diverso, soprattutto contando quello che ho già detto e che non fa comodo recepire , cioè che in molti non abbiamo votato , per principio e coerenza.
comunque quel che avevo da dire l'ho detto, a questo punto sono solo ripetizioni...
chiudo dicendo che se essere artisti vuol dire questo , sono veramente felice di non essere e non poter mai diventare un' artista.e consiglierò anche a mia figlia di intraprendere un'altra strada.
buona serata e buona domenica.
Renzo Baggiani 08/10/2011 15:15
@ paolo pasquino: - errata corrige . Chiedo scusa ma il secondo invio di battutine cui mi riferivo era quello delle 13:37 ...Renzo Baggiani 08/10/2011 15:10
@ Ettore Caio: - uno di noi deve aver sbagliato discussione, oppure tu non hai letto molti commenti.E questa era la risposta alla tua prima asserzione. Per esempio, se tu avessi letto il mio esordio di ieri alle ore 16:49, avresti già avuto la risposta al secondo tuo quesito, in merito a cosa avrei fatto io se...
Comunque mi fa piacere che trovi così belle le mie parole. Ti ringrazio del complimento.
@ paolo pasquino: - ti devo 2 risposte, una per le battutine delle 1:13 ed una per quelle delle 9:01
(spero che nell'intervallo tu abbia riposato):
1) No Comment!
2) No Comment
Santino Mineo 08/10/2011 14:31
@Bagma che belle parole di wiki.
@Ettore
un incidente di percorso...
esatto!
paolo pasquino 08/10/2011 13:37
ehm, wikibag.. di schiacciante non c'è solo quella maggioranza..pensa te .. reciproco amore .. armonia del pianeta.. ma per favore
Ettore Caio 08/10/2011 13:10
Ma quante belle parole Mister RenBag,ma qui cosa centra l'arte,le liberatorie e tutte le altre cose,onestamente rispondimi cosa avresti fatto se ti fossi trovato nelle condizioni di cui sopra ho accennato,avresti forse stretto la mano all'individuo che furtivamente avesse fotografato tua madre in quelle condizioni?oppure come minimo avresti fatto una denuncia alla direzione dell'ospedale?Ma per favore stiamo con i piedi per terra e ammettiamolo che questo
è stato un lampante incidente di percorso di un bravo fotografo sopraffatto dall'occasione che si era creata in quel momento.
Ettore
Renzo Baggiani 08/10/2011 12:32
@ iris russo: - su questo sito dovremmo parlare di arte, che non è un concetto vago, tanto è vero che ormai si parla di”neuroestetica” cioè di un collegamento sempre più stretto tra scienza ed arte, tra neuroscienze e apprezzamento dei valori estetici. L'arte poi non risiede mai nella parte concettuale di un'opera ma NEL MODO di esprimere concetti. I concetti e le pre-conoscenze in arte sono veri e propri pre-concetti, che ottundono la capacità di “vedere” e di capire quindi il messaggio vero e profondo dei segni presenti nell'immagine. Questo punto è basilare perché, quanto è riuscito ad esprimere Gianni in questa foto è talmente edificante dei due personaggi, del loro reciproco amore da fargli superare le false remore morali e quelle, purtroppo vere, legali (in casi estremi come questo dove si presentano dati sensibili e riprese in luoghi non pubblici, beninteso) che di solito consiglierebbero maggior prudenza e che, certamente bloccano quanti si fanno offuscare la loro potenziale capacità sensitivo/interpretativa dai preconcetti.Quando nel mio intervento parlavo di maggioranza mi riferisco a null'altro che a quella schiacciante che ha saputo apprezzare tale bellezza del linguaggio fotografico. Non ad altre questioni vere e presunte che tu ed altri insistete a tenere in vita con un certo accanimento terapeutico. Qui si dovrebbe parlare di una bellezza che non può certo dipendere dalla presenza o meno di una liberatoria. E se invece c'era, che facevi? Te la prendevi con chi l'aveva concessa?
Ti concedo che, in mancanza, gli aventi causa, se si ritengono lesi nella loro dignità avete ragione tu e V.O.G., nel dire che in questa situazione, come ho detto prima in parentesi), avrebbero il coltello dalla parte del manico.
A tale proposito cito il pensiero di Michele Smargiassi, noto giornalista di Repubblica esperto in questioni fotografiche:.
"Siamo in tanti a pensare che l'incubo delle liberatorie da far firmare ai ritrattati deriva dalla falsa concezione di questo benedetto diritto all'immagine come proprietà di un bene materiale e non come difesa della dignità della persona. Insomma, che la logica della liberatoria anziché salvaguardare la dignità in realtà la mercifica".
Concludo ritornando ai pregiudizi. Quando mai in nome dell'Arte si sono perpetrate nefandezze? Io sono cattolico credente ma te ne potrei citare ad iosa di nefandezze in nome della mia Religione … e a te che sei medico, ne potrei citare tantissime consumate in nome della Medicina! Ma dell'Arte ?!!!... Semmai l'Arte ne ha talvolta evitate, di nefandezze, o ne ha lenito le conseguenze. L'arte ha un potere taumaturgico per l'animo umano, appesantito com'è dalle colpa di aver turbato l'armonia del pianeta, che evidentemente neanche ti immagini.
Per questioni di morale e di legalità arrivi addirittura a negare l'esistenza di una foto, a desiderare di annientarla e , quel che è peggio, a volerne proibire la fruizione anche a chi non la pensa come te. Iris, ti voglio bene, ma te lo dico: questi sono pregiudizi “talebani”.
R Prior 08/10/2011 11:55
Grazie a te Carla, grazie a Gianni e grazie a tutti. E' esattamente questo che cerchiamo di coltivare qui.paolo pasquino 08/10/2011 9:01
Gianni.. se questo scatto non fosse stato tuo ma di un troll qualsiasi non ci sarebbe stato accanimento, ma annientamento..e poi, Gianni, bisogna veramente coricarsi su quel letto per poter comprendere quanto sia affilato il suo materasso. non vale una foto rubata, ne può valere 10, 100 .. ma vere, non per parlare di pietà, che vista così è sempre un pò pelosa, .. ma per dire come se ne esce, e se si tratta di una cassa di zinco .. ne è necessario l'odore
Ettore Caio 08/10/2011 8:38
Concordo naturalmente con Paolo,ma poi,al di là di tutto ciò che si è detto,provate solo a pensare di essere il figlio di quella Signora intubata,arrivate sulla soglia della sua camera e vedete che uno sconosciutosta scattando delle foto,che reazioni pensate avreste avuto?Ma dai!!!!,un minimo di coerenza per favore.
Ettore
Gianni Boradori 08/10/2011 8:31
@-V.O.GCon la fotografia,purtroppo, ho un rapporto soltanto amatoriale, quindi diversamente da te, (invidia), non avrò mai accesso autorizzato a strutture come ospedali,pensionati,scuole ecc.
Ciò non toglie che in tanti anni di "fotografia dilettantistica", magari anche senza un progetto finalizzato allo scatto, non sia stato attratto da situazioni nelle quali sentivo fortemente il desiderio di fermare con uno scatto ciò che vedevo.
In giro per il mondo ma anche tra le vie della mia città ho trovato quello che cercavo e l'ho ripreso.
Dal vastissimo archivio di cui dispongo, negli anni, ho trasmesso in questo sito molte istantanee riguardanti persone in vari atteggiamenti cercando di evidenziare sia con l'immagine o il titolo o l'eventuale didascalia la sensazione che quella scena aveva suscitato in me con l'intento di trasmetterla a chi naviga tra i miei lavori.
Credo, in tutto questo tempo, di aver mantenuto una coerenza descrittiva ed emozionale di tutto rispetto per i soggetti ripresi.
Alcuni esempi:
L'immagine di Mary Ellen Mark, quella dell'infermiera col il paziente affetto dalla lebbra e che ho riproposto perchè colpito dall'atteggiamento di un visitatore (Lucca Ditial Photo Festival 2007) mi aveva fortemente emozionato e non è escluso che nel mio inconscio sia rimasta quella scena forte e che, quando una situazione simile mi si è presentata davanti, l'istinto, o forse soltanto il ricordo di quella foto mi hanno fatto superare tutte le ovvie naturali riserve e rischi che uno scatto del genere poteva generare.
A questo proposito vorrei sottolineare che la fotografa americana era ospite della manifestazione lucchese non per aver violato la privacy di un vecchio gravemente ammalato ma per la bellezza e la forza espressiva del gesto dell'infermiera che lo accudiva.
E' anche vero che Mary Ellen è diventata famosa ed io non lo sarò mai, quindi forse qui si spiega l'accanimento e l'attacco all'operato di un sconosciuto signor "nessuno" in difesa della privacy, pur sapendo che la questione casomai avrebbe dovuto interessare esclusivamente i soggetti interessati.
Allora perchè non continuare a discutere dei pixel colorati in questo BW, del rumore provocato dalla scarsa luce,o anche, magari anche di sfuggita, di quello che un lavoro come il mio possa dare in chiave emotiva ?
Mi sento anche di dire, a parte la freddezza dei numeri che confermano il mio intendere, che le manifestazioni di apprezzamento positivo non sono mancate anche da chi, come Vincenzo Galluccio, medico rianimatore,vive una continua realtà del genere in modo professionale e che non ha trovato ragione di scandalizzarsi.
paolo pasquino 08/10/2011 1:13
ehm, essì ti tocca risentirla prof..renbag..
a proposito di risentire, senti un pò anche questa:
dove hai letto che tutto è facile e uguale?
e chi lo ha detto? ma poi, chi parla di fotografia?
io scrivo su questo scatto..
qui mi sa che l'unica cosa che emerge uguale al passato è un trollino. (pensa te, creato appositamente per quella catilinaria..)
almeno i vecchi troll, e ti assicuro che ne so qualcosa, sapevano leggere..
ad maiora.. prof ehm..
renbag
(mi mancava il troll critico fotografico. bel personaggio. ma dimmi, se ti va neh.. mica la insegnerai, la fotografia dico, mi sembri ferrato nella teoria.. )
Renzo Baggiani 08/10/2011 0:39
@ paolo pasquino: - questa storia che tutto sia facile e che tutto sia uguale, in fotografia, è un luogo comune stantio e fuorviante che continua a riemergere, per fortuna sempre più raramente che in passato.Dobbiamo rassegnarci a risentirla ogni tanto. E' inevitabile.
paolo pasquino 07/10/2011 23:36
però .. c'è un limite.. incensare e parlar d'arte.. ma per favore..quell'occasione è alla portata di tutti coloro che frequentano un ospedale. di tutti.. di tutti quelli che entrano in una camera di un malato anche non terminale, basta che sia malmesso.. in orario di visita la domenica o il sabato o il venerdì o qualunque giorno di qualunque mese di qualunque anno.
non c'è nessuna difficoltà ad eseguirlo così come è stato eseguito. nessuna difficoltà se non tre secondi di paura d'esser scoperti.
è come rubare un'autoradio.
chi su quel letto c'è stato coricato, con tutti quegli ammennicoli annessi, lo sa. probabilmente lo sa solo lui.