Ho letto con attenzione le argomentazioni di Angelo,, senza dubbio interessanti e sincere.
Ci hai spiegato dettagliatamente il retroterra culturale, personale e di esperienze visive che fanno parte della tua storia, tutto bene.
Ma con questo materiale hai costruito e proposto una scena da cui sicuramente possiamo dedurne gli ingredienti, ma non capisco comunque il senso della foto.
Per carità, sono l'ultimo che pretende che tutto abbia un senso, anzi, mi disturba il quiz a indovinello per cercare di decifrare le foto, come in Agorà.
Mettiamola così, tu hai il sacrosanto diritto di scegliere cosa e come proporre fotograficamente, io lo stesso diritto di dirti che non mi piace, da persone oneste intellettualmente e senza alcun pregiudizio aprioristico.
Apprezzo la tua disponibilità a coinvolgerti e ad accettare il confronto, cosa non sempre frequente, non solo qui dentro, ma ovunque.
Poco tempo fa nel reparto macelleria di un Iper mercato fui abbastanza impressionato dalla visione di teste di coniglio impachettate, una bizzarra mercanzia apparecchiata alla vendita, 4 teste 1 euro. Mi impressionava l’occhio vacuo perso nel vuoto, i denti digrignati, la testa scuoiata…m’impressionava percepire in quella maniera così cruda e spudorata, la MORTE di un essere che fu vivente.
La gente, probabilmente veterana della spesa in macelleria, passando vicino a quelle “frattaglie” non provava il benché minimo disgusto di fronte alla (per me) macabra esposizione.
Ho pensato che talvolta i contesti “adatti” generano nella mente umana feroci assuefazioni, come dire che la cosa non impressiona perché è normale che in quel luogo ci siano carcasse sanguinolenti più meno sezionate. Forse decontestualizzando pesantemente l’animale esanime riuscivo a generare una condizione di disgusto e ribrezzo simile a quella da me percepita.
Perché utilizzare un racconto così crudo e apparentemente scoordinato? Credo che ciò derivi dal background culturale che mi porto appresso, sono cresciuto ammirando il cinema di David Lynch, di Cronenberg, di Luis Bunuel, di Roman Polanski, dei più recenti Park Chan-wook e Darren Aronofsky, considero Cipri e Maresco dei raffinati provocatori. Ammiravo il Dylan Dog di Tiziano Sclavi, m’incuriosisce molto la fotografia di Roger Ballen e mi fanno impazzire le opere pittoriche di Beksinski. Non è un ardito ed improbabile accostamento ai suddetti maestri il mio, ma è solo per dire che una parte del linguaggio fotografico di ogn’uno è sicuramente influenzata dalle immagini, dai fotogrammi o dalle opere visive che più hanno destato stupore, colpito o impressionato nell’arco dell’esistenza cosciente.
Quella che può sembrare un’estemporanea trovata atta a stupire è il frutto di un percorso e della costante ricerca di un linguaggio, può essere non piacevole o non condivisibile, rispetto i contra e i punti di vista garbatamente avversi. La fotografia mi serve anche per pormi quesiti, per esprimere sensazioni al limite del razionale (come quella della macelleria probabilmente), non necessariamente per creare narrazioni compiute o denunce dalla portata planetaria, non riesco a dare significato ad ogni manciata di pixel, i miei dubbi esistenziali non si subordinano sempre ad una logica ferrea, così come l’espressione di una sensazione (gradevole o sgradevole).
Sono troppo vecchio per scandalizzarmi per una foto.
La questione verte sulla sincerità dell'autore.
E su questo non ho certezze.
Di certo che se si tratta di provocare per provocare, ovvero di consapevolmente decidere di prendere un ragazzotto senza mutande, infilarlo in una vasca da bagno e mettergli in grembo un animale morto scuoiato, beh io non la considero una provocazione ma una presa in giro, e non mi diverte.
Se dietro ci fosse un discorso (che però non vedo) potrei cambiare opinione.
Sai cosa c'è Angelo, questo è un paese ipocrita, riusciamo a non scandalizzarci per 20 anni di fronte a personaggi da operetta a cui abbiamo dato il consenso, che si permette di "comprare" parlamentari come se si trattasse di rinforzare una squadra di calcio (almeno li mi sembra una volta fosse vietato farlo con il campionato in corsa), di un soggetto che mentre il mondo cambia, rivoluzioni e sommosse nel nord Africa, centrali che scoppiano, territori contaminati dai rifiuti tossici, si esibisce in una risibile (ma non divertente) sceneggiata su piano internazionale in cui fa finta di raccontare che i problemi attuali sono i giudici di sinistra a interlocutori allibiti che ricorrono al traduttore per verificare se stiano capendo bene, bene se reggiamo tutto questo quasi senza battere ciglio, cosa vuoi che scompisci una fotina come la tua?
Se, come qualcuno sostiene, il tema è quello del vegetarismo...beh, siamo all'asilo infantile, secondo me.
Le energie dovrebbero andare su altre questioni, questa, credimi, sembra un po' come quella delle pellicce e altre storie, apparentemente nobili, ma che servono solo a far riposare le coscienze di tanti, in buona fede o meno.
Franco Farina 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
Con chi ce l'hai pasquino?paolo pasquino 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
uh.. brutta storia l'invidia....pro..
Franco Farina 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
Ho letto con attenzione le argomentazioni di Angelo,, senza dubbio interessanti e sincere.Ci hai spiegato dettagliatamente il retroterra culturale, personale e di esperienze visive che fanno parte della tua storia, tutto bene.
Ma con questo materiale hai costruito e proposto una scena da cui sicuramente possiamo dedurne gli ingredienti, ma non capisco comunque il senso della foto.
Per carità, sono l'ultimo che pretende che tutto abbia un senso, anzi, mi disturba il quiz a indovinello per cercare di decifrare le foto, come in Agorà.
Mettiamola così, tu hai il sacrosanto diritto di scegliere cosa e come proporre fotograficamente, io lo stesso diritto di dirti che non mi piace, da persone oneste intellettualmente e senza alcun pregiudizio aprioristico.
Apprezzo la tua disponibilità a coinvolgerti e ad accettare il confronto, cosa non sempre frequente, non solo qui dentro, ma ovunque.
carlo negri 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
CONTRAAnna Boeri 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
cAngelo Berlendis 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
Poco tempo fa nel reparto macelleria di un Iper mercato fui abbastanza impressionato dalla visione di teste di coniglio impachettate, una bizzarra mercanzia apparecchiata alla vendita, 4 teste 1 euro. Mi impressionava l’occhio vacuo perso nel vuoto, i denti digrignati, la testa scuoiata…m’impressionava percepire in quella maniera così cruda e spudorata, la MORTE di un essere che fu vivente.La gente, probabilmente veterana della spesa in macelleria, passando vicino a quelle “frattaglie” non provava il benché minimo disgusto di fronte alla (per me) macabra esposizione.
Ho pensato che talvolta i contesti “adatti” generano nella mente umana feroci assuefazioni, come dire che la cosa non impressiona perché è normale che in quel luogo ci siano carcasse sanguinolenti più meno sezionate. Forse decontestualizzando pesantemente l’animale esanime riuscivo a generare una condizione di disgusto e ribrezzo simile a quella da me percepita.
Perché utilizzare un racconto così crudo e apparentemente scoordinato? Credo che ciò derivi dal background culturale che mi porto appresso, sono cresciuto ammirando il cinema di David Lynch, di Cronenberg, di Luis Bunuel, di Roman Polanski, dei più recenti Park Chan-wook e Darren Aronofsky, considero Cipri e Maresco dei raffinati provocatori. Ammiravo il Dylan Dog di Tiziano Sclavi, m’incuriosisce molto la fotografia di Roger Ballen e mi fanno impazzire le opere pittoriche di Beksinski. Non è un ardito ed improbabile accostamento ai suddetti maestri il mio, ma è solo per dire che una parte del linguaggio fotografico di ogn’uno è sicuramente influenzata dalle immagini, dai fotogrammi o dalle opere visive che più hanno destato stupore, colpito o impressionato nell’arco dell’esistenza cosciente.
Quella che può sembrare un’estemporanea trovata atta a stupire è il frutto di un percorso e della costante ricerca di un linguaggio, può essere non piacevole o non condivisibile, rispetto i contra e i punti di vista garbatamente avversi. La fotografia mi serve anche per pormi quesiti, per esprimere sensazioni al limite del razionale (come quella della macelleria probabilmente), non necessariamente per creare narrazioni compiute o denunce dalla portata planetaria, non riesco a dare significato ad ogni manciata di pixel, i miei dubbi esistenziali non si subordinano sempre ad una logica ferrea, così come l’espressione di una sensazione (gradevole o sgradevole).
Questo è…
A.
Mauro Stradotto 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
cFranco Farina 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
Sono troppo vecchio per scandalizzarmi per una foto.La questione verte sulla sincerità dell'autore.
E su questo non ho certezze.
Di certo che se si tratta di provocare per provocare, ovvero di consapevolmente decidere di prendere un ragazzotto senza mutande, infilarlo in una vasca da bagno e mettergli in grembo un animale morto scuoiato, beh io non la considero una provocazione ma una presa in giro, e non mi diverte.
Se dietro ci fosse un discorso (che però non vedo) potrei cambiare opinione.
Sai cosa c'è Angelo, questo è un paese ipocrita, riusciamo a non scandalizzarci per 20 anni di fronte a personaggi da operetta a cui abbiamo dato il consenso, che si permette di "comprare" parlamentari come se si trattasse di rinforzare una squadra di calcio (almeno li mi sembra una volta fosse vietato farlo con il campionato in corsa), di un soggetto che mentre il mondo cambia, rivoluzioni e sommosse nel nord Africa, centrali che scoppiano, territori contaminati dai rifiuti tossici, si esibisce in una risibile (ma non divertente) sceneggiata su piano internazionale in cui fa finta di raccontare che i problemi attuali sono i giudici di sinistra a interlocutori allibiti che ricorrono al traduttore per verificare se stiano capendo bene, bene se reggiamo tutto questo quasi senza battere ciglio, cosa vuoi che scompisci una fotina come la tua?
Se, come qualcuno sostiene, il tema è quello del vegetarismo...beh, siamo all'asilo infantile, secondo me.
Le energie dovrebbero andare su altre questioni, questa, credimi, sembra un po' come quella delle pellicce e altre storie, apparentemente nobili, ma che servono solo a far riposare le coscienze di tanti, in buona fede o meno.
Roberto Spirlì 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
contraDavide Procaccini 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
cmaurizio bartolozzi 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
cpiero villanello 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
cSergio Storai 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
proadriana lissandrini 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
Mon Dieu!..........scusami Angelo....alessandro tagliaferri 17/06/2011 21:06 Commentaire de vote
c