Proprio quelle "lingue" mi piacevano... Generalmente non sono amante dei colori o contrasti eccessivi, a meno che non risultino congeniali alla foto (come, ritengo, in questo scatto).
Grazie per la Tua attenzione!!
PS: leggo ora (prima non ci avevo fatto caso, colpa mia!!) la frase scritta nel Tuo profilo (..conoscere..): la trovo molto bella, per me dice tanto sul Tuo carattere e sensibilità!!
ciao
Riccardo
ahahah,,,, e fai bene!!! mica devi sempre contare ;)
ti pensavo oggi,,, la tua dolcezza porta dipendenza!
è magnifico il tuo commento; hai illustrato ad arte il mio concetto, che non è una battaglia tra la teoria dell'appiattimento della mente e l'euforia dei fotografi, ma un pretesto, come hai citato bene, per discuterci su. Ammetti però che la questione esiste, altrimenti non si spiega l'interesse ;)
tuttavia dottoressa, i fotografi per passione sono artisti, o aspiranti. Usano la fotografia come una forma di espressione, il che significa che hanno già delle idee. Avere delle idee rappresenta una funzione attiva della mente. il mio discorso invece riferiva all'abitudine di fotografare tutto e tutti; l'ossessione di fissare ogni evento distaccato dalla mente, renderla relativamente passiva, o per lo meno ridurre le sue funzioni.
l'esercizio, mia adorata ivana, è un'abitudine che induce le funzioni vitali all'attività. Ogni elemento che condizioni le nostre funzioni vitali in modo da ridurre loro esercizio rappresenta un ragionevole rischio. E bene tenerlo presente, o almeno discuterne.
Usciamo dal corpo umano, entriamo nel corpo della civiltà umana. Pensa un attimo ai mestieri, specie quelli artigianali; quanti ne sono scomparsi, appiattiti (?) non si ripara più nulla, si gettano via le scarpe per un nulla perché non si sa più aggiustarle, non si riparano più i pezzi delle auto, si sostituiscono… ecco! La paura è che a sostituire le buone abitudini non ci siano migliori abitudini, ma il loro appiattimento a favore del consumo. La paura è che la tecnologia mirata esclusivamente al profitto promuova il consumo come il valore più eccellente. Che la bellezza negli occhi, nel cuore e la mente, diventasse un bene confezionabile, consumabile,,, non contemplabile!
Ricordo quando ancora usavo le pellicole tornado da ogni viaggio buttavo i negativi in fondo ad una cassetta, cercando di dimenticarli… poi, con il tempo sorgevano fuori e li stampavo,,, quando ormai la mia memoria aveva fatto tutto da sola ;)
Un abbraccio dottoressa e… bada bene, io provoco discussioni, ma tu sei peggio di me ;)
RUFFINI SILVANO 20/06/2012 22:36
grazie davvero..............!!ciao Ivana................!!
RUFFINI SILVANO 20/06/2012 22:36
grazie davvero..............!!ciao Ivana................!!
ANGELA ROMANAZZI 20/06/2012 14:00
Ma grazieeeeeeee!!:-)))))))))
lucy franco 19/06/2012 22:11
grazie Ivanaun saluto
Lucy
maurizio bartolozzi 18/06/2012 18:42
Grazie mille Ivana per il tuo gradito commento.Angelo Berlendis 18/06/2012 16:51
Grazie mille Ivana!Simone Funari 18/06/2012 12:39
Grazie ivana molto gentile!Ciao Simo.
Giòruggy 17/06/2012 23:37
grazie, anch'io preferisco l'altraRUFFINI SILVANO 17/06/2012 22:32
grazie di cuore Ivana..........!!ciao.....!!
SempreGio 17/06/2012 20:37
Grazie carissima Ivana, baci e buona serata Giofabrizio caron 17/06/2012 20:16
grazie Ivana per la " bellissima recensione" :))fabry
Fiorello db 17/06/2012 18:49
Grazie mille Ivana, è sempre un piacereciao Fiorello
Carlo Fattorini 17/06/2012 17:41
Grazie mille Ivanaciao
pat-ricca 17/06/2012 11:40
Proprio quelle "lingue" mi piacevano... Generalmente non sono amante dei colori o contrasti eccessivi, a meno che non risultino congeniali alla foto (come, ritengo, in questo scatto).Grazie per la Tua attenzione!!
PS: leggo ora (prima non ci avevo fatto caso, colpa mia!!) la frase scritta nel Tuo profilo (..conoscere..): la trovo molto bella, per me dice tanto sul Tuo carattere e sensibilità!!
ciao
Riccardo
Mehran Falsafi 17/06/2012 5:00
ahahah,,,, e fai bene!!! mica devi sempre contare ;)ti pensavo oggi,,, la tua dolcezza porta dipendenza!
è magnifico il tuo commento; hai illustrato ad arte il mio concetto, che non è una battaglia tra la teoria dell'appiattimento della mente e l'euforia dei fotografi, ma un pretesto, come hai citato bene, per discuterci su. Ammetti però che la questione esiste, altrimenti non si spiega l'interesse ;)
tuttavia dottoressa, i fotografi per passione sono artisti, o aspiranti. Usano la fotografia come una forma di espressione, il che significa che hanno già delle idee. Avere delle idee rappresenta una funzione attiva della mente. il mio discorso invece riferiva all'abitudine di fotografare tutto e tutti; l'ossessione di fissare ogni evento distaccato dalla mente, renderla relativamente passiva, o per lo meno ridurre le sue funzioni.
l'esercizio, mia adorata ivana, è un'abitudine che induce le funzioni vitali all'attività. Ogni elemento che condizioni le nostre funzioni vitali in modo da ridurre loro esercizio rappresenta un ragionevole rischio. E bene tenerlo presente, o almeno discuterne.
Usciamo dal corpo umano, entriamo nel corpo della civiltà umana. Pensa un attimo ai mestieri, specie quelli artigianali; quanti ne sono scomparsi, appiattiti (?) non si ripara più nulla, si gettano via le scarpe per un nulla perché non si sa più aggiustarle, non si riparano più i pezzi delle auto, si sostituiscono… ecco! La paura è che a sostituire le buone abitudini non ci siano migliori abitudini, ma il loro appiattimento a favore del consumo. La paura è che la tecnologia mirata esclusivamente al profitto promuova il consumo come il valore più eccellente. Che la bellezza negli occhi, nel cuore e la mente, diventasse un bene confezionabile, consumabile,,, non contemplabile!
Ricordo quando ancora usavo le pellicole tornado da ogni viaggio buttavo i negativi in fondo ad una cassetta, cercando di dimenticarli… poi, con il tempo sorgevano fuori e li stampavo,,, quando ormai la mia memoria aveva fatto tutto da sola ;)
Un abbraccio dottoressa e… bada bene, io provoco discussioni, ma tu sei peggio di me ;)