Katia Ciarrocchii

Tempo fa mi fu regalata una Nikon F80 e lì ho dato libertà a tutto il mio estro. Oggi ho una digitale di poco valore, una ViviCam 3746, ma che fa delle foto incredibilmente belle.
Ogni fotografia imprigiona attimi, scatti rubati al tempo che sfioro con le dita, sulle dita, tra le dita affinché rimangano impressi nella memoria. Per non dimenticare.
Spero di trovare chi schiettamente mi dia consigli per migliorare o riuscire a trasmettere le giuste emozioni.
Oltre la fotografia sono una, come mi definisce qualcuno, strizzacervelli, io mi definisco solo una buona ascoltatrice, amo scrivere, poesie, ma non solo e tutto ciò che permette all’essere umano di esprimersi.
Forse mi descrivo meglio con i versi, questa sono io, Katia:


Sono una donna

Sono una donna che attrae e spaventa,
una culla nell'abbraccio consolatorio di una madre,
sono sensualità di un'amante inafferrabile,
oltraggio di un corpo svenduto
che all'immobilità mortifera del ricordo
preferisce l'amaro compromesso della sopravvivenza.

Al bivio tra un'autostrada di pensiero
e un sentiero erto e sinuoso
scelgo inevitabilmente il sentiero
proseguo testarda la ricerca disperata della verità
con le mani sanguinolente,
cerco un appiglio nella scalata
senza tentennamenti alcuni

Imparo a farmi latitante alla raccolta
dei frutti di false promesse
per ritrovare me stessa
nell’anima
trovare nella morte
una rinascita alla felicità

La mia prima stellina!
Grazie a Paolo Rufficoni

Un omaggio di Domenico Riga che ringrazio di cuore...