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l'impronta

Tratto dalla raccolta di poesia e narrativa
La porta sull’infinito

Titolo: L’impronta

Quando il foglio che ho davanti è bianco e la mente sembra immobile, la pace interiore illumina il mio cuore. Alle spalle, il suono di una voce che prega arriva inframmezzato dal canto degli uccelli. È un pomeriggio d’estate, la primavera ha fatto germogliare i fiori dai mille colori che adornano il paesaggio. Uno sconosciuto si avvicina e mi rivolge la parola, nei suoi occhi dal color del mare leggo il vuoto della coscienza. Siamo automi senza anima, intrappolati in un sistema genetico che ci insegue, ci limita, ci vincola e che ci costringe a vivere non secondo i Comandamenti del Cristo ma secondo un progetto di evoluzione ben definito che, sempre più, toglie agli esseri umani la propria identità. Desidero lasciare un’impronta, attraverso l’arte una manifestazione tangibile dell’amore che provo per il bene prezioso che a tutti noi è stato concesso al momento che siamo venuti al mondo, la vita.

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