Nessunissimo disturbo. Con arte digitale o digiart, si indicano nella sinossi più banale, le forme d'arte elaborate in forma digitale. Il termine viene usualmente riservato per qualcosa che è stato modificata in maniera non banale attraverso un processore... dal che ne consegue che testi, registrazioni audio e video non sono normalmente considerati digiart, in quanto l'elaboratore serve solo come mezzo di immagazzinamento. Altresì non sono digiart le foto in HDR o su cui si è intervenuto con normali aggiustamenti di routine in quanto con l'abbandono quasi totale della pellicola, di fatto tutte le foto sono costrutti digitali elaborate dal software della macchina che alcune operazioni le svolge in automatico.
Storicamente, il digiart nasce intorno al 1950 grazie alla sperimentazione dell'americano Ben Laposky e del tedesco Manfred Frank, due matematici e programmatori con sensibilità artistiche che andavano verso la grafica. B. Laposky e M. Frank si ispiravano al costruttivismo e al razionalismo del Bauhaus. Anche Andy Warhol vi sperimenta usando uno dei primi computer Amiga.
Quindi digiart in realtà non è solo immagine ma anche musica, cinema (vedere Pixar e Dreamwork) e oggi, con l'avvento della stampa 3D, scultura. Addirittura Leposky crea usando un oscilloscopio... l'arte della scienza...
Rimanendo in campo figurativo però, un'immagine digiart può essere generata completamente digitalmente, come nel caso dei frattali, o presa da altre sorgenti, come la scansione di una fotografia o un'immagine disegnata con l'ausilio di un software di grafica vettoriale... in questo caso si ribalta il concetto della fotografia inteso come fine ultimo dello scatto. Qui, infatti, diviene invece punto di partenza per un risultato finale che ha come unico limite la fantasia del creativo. In generale queste immagini sono dette, da chi deve trovare una classificazione per tutto, neografia in quanto ancora si scrive con la luce ma si sfrutta anche quella dei pixel (punti di luce).
Di fatto non vi è quindi un limite a cosa possa rientrare sotto questa dicitura a patto che abbia la caratteristica dell'elaborazione "non banale" come per altro vale per qualunque altra espressione artistica... che poi qualunque cosa che viene spacciato come arte lo sia davvero... questo è ovviamente un altro discorso. :)
Grazie ancora per aver partecipato al progetto e nel caso di qualsivoglia curiosità sono a disposizione.
Maurizio :)
Simona Santi 29/06/2015 18:48
Complimenti per la bellissima galleria Elio.luciluc 22/06/2015 20:30
Grazie per la tua presenza , mi ha fatto molto piacere. Ciao LucianaGlo... 22/06/2015 12:59
Grazie Elio!Ciao, Gloria
María de la Rosa 20/06/2015 10:10
Buen fin de semanagracias por tus comentarios
saludos
Christos Banos 18/06/2015 11:04
Thanks a lot for your vote on my photo "Young partners"! Always be well!Best ragards, Christos
Glo... 12/06/2015 20:24
Grazie Elio, molto gentile!Buona serata! Gloria
fabrizio bertini 20/05/2015 19:44
grazie 1000ciao fabrizio
Giampiero Mazzoleni 20/05/2015 14:52
Ciao Elio, grazie della tua visita e del commento. Buon pomeriggio.Lysa Zago 08/05/2015 23:06
Grazie!! :)Maurizio Moroni (UKPhoto) 06/05/2015 8:39
Nessunissimo disturbo. Con arte digitale o digiart, si indicano nella sinossi più banale, le forme d'arte elaborate in forma digitale. Il termine viene usualmente riservato per qualcosa che è stato modificata in maniera non banale attraverso un processore... dal che ne consegue che testi, registrazioni audio e video non sono normalmente considerati digiart, in quanto l'elaboratore serve solo come mezzo di immagazzinamento. Altresì non sono digiart le foto in HDR o su cui si è intervenuto con normali aggiustamenti di routine in quanto con l'abbandono quasi totale della pellicola, di fatto tutte le foto sono costrutti digitali elaborate dal software della macchina che alcune operazioni le svolge in automatico.Storicamente, il digiart nasce intorno al 1950 grazie alla sperimentazione dell'americano Ben Laposky e del tedesco Manfred Frank, due matematici e programmatori con sensibilità artistiche che andavano verso la grafica. B. Laposky e M. Frank si ispiravano al costruttivismo e al razionalismo del Bauhaus. Anche Andy Warhol vi sperimenta usando uno dei primi computer Amiga.
Quindi digiart in realtà non è solo immagine ma anche musica, cinema (vedere Pixar e Dreamwork) e oggi, con l'avvento della stampa 3D, scultura. Addirittura Leposky crea usando un oscilloscopio... l'arte della scienza...
Rimanendo in campo figurativo però, un'immagine digiart può essere generata completamente digitalmente, come nel caso dei frattali, o presa da altre sorgenti, come la scansione di una fotografia o un'immagine disegnata con l'ausilio di un software di grafica vettoriale... in questo caso si ribalta il concetto della fotografia inteso come fine ultimo dello scatto. Qui, infatti, diviene invece punto di partenza per un risultato finale che ha come unico limite la fantasia del creativo. In generale queste immagini sono dette, da chi deve trovare una classificazione per tutto, neografia in quanto ancora si scrive con la luce ma si sfrutta anche quella dei pixel (punti di luce).
Di fatto non vi è quindi un limite a cosa possa rientrare sotto questa dicitura a patto che abbia la caratteristica dell'elaborazione "non banale" come per altro vale per qualunque altra espressione artistica... che poi qualunque cosa che viene spacciato come arte lo sia davvero... questo è ovviamente un altro discorso. :)
Grazie ancora per aver partecipato al progetto e nel caso di qualsivoglia curiosità sono a disposizione.
Maurizio :)
Glo... 01/05/2015 14:28
Grazie Elio per il tuo supporto!Buona giornata, Gloria
Alberto Adami 23/04/2015 9:26
Complimenti per la tua galleria ciaoClaudio Micheli 11/04/2015 16:06
Grazie 1000,davvero!Buona domenica.
Ciao,Claudio
Claudio Micheli 14/03/2015 16:18
Grazie 1000!Buon week end!
Ciao, Claudio
† Giorgio Conti 05/03/2015 20:20
Graziecontento che sia piaciuta !!
Un saluto.
Giorgio Conti