raffaele manzoli


Premium (Pro), Jesolo

Commentaire 3

  • Geo Portaluppi 09/02/2009 19:57

    La vecchia signora, ancora piacente, imbellettata e suadente, con l'aria sorniona di chi non ama mischiare i fatti propri con quelli della gente, cagione questo suo atteggiamento di altera importanza, di nobiltà frammista a leggende di un antico passato, si isolò e così rimase, ahimè, per troppo tempo sola. Con tempo si sa tutto si scorda. La sua portinaia, dal volto scuro e imbronciato, la bocca sempre aperta a spettegolare come una arcigna ciabatta, se stava appiccicata dal suo canto, per l’angolo di manca, e sovente le diceva: « Che fretta c'era, maledetta primavera, a fare la scontrosa. Ora più nessuno il suo sguardo su te posa e siamo rimaste sole a goderci il sole settembrino, tu di faccia e io a te vicino, e in ombra per questo resto come un tetro manifesto. »
    « Oh, vedrai - rispondeva la vecchia signora - torneranno ancora ad ammirarci e saremo di nuovo sulla cresta dell'onda e la sera qui, sulla piazzetta del Sestriere San Marco, ci sarà ancora baraonda. E qualche menestrello si siederà sui tuoi sette gradini, e strimpellerà note a accordi argentini e la gente ballerà e sarà lieta in questa città cheta, che il mare trastulla facendoci da culla, nei secoli dei secolorum. »
    « Chi vuoi che venga ancora qui? Sei decrepita mia vecchia signora. Perdi il rosso intonaco e i calcinacci a tutto spiano e non hai più l’aspetto della facciata di un palazzo signorile veneziano. Chi vuoi che venga, chi vuoi che venga… »
    E la voce della vecchia portinaia si perdeva nel vento, mentre una imposta alta e stretta sbatteva contro il suo scuro muro e poi contro i ferri di un triste balconcino, mentre sulla facciata della vecchia signora un altro mattoncino faceva capolino con lo striminzito suo vestitino di laterizio ignudo.
    Poi qualcuno ebbe una bella idea. Posizionò dei quadri proprio sotto la lapide di Campo San Vidal, là, nel sestriere di san Marco, e la gente ritornò ancora, tornò il mugnaio e il fornaretto, proprio come la vecchia signora aveva un dì predetto.
    Ciao, Geo.
    Il giovane Fortunello, dell'incastro il menestrello
    Il giovane Fortunello, dell'incastro il menestrello
    Geo Portaluppi

  • ivano mostosi 12/01/2009 8:34

    sei riuscito a ottenere dei colori molto caldi!
    tanto che non si nota alcuna differenza tra
    i dipinti appoggiati sui cavalletti e l'architettura circostante!
    Il risultato è una bella foto ,elegante e gradevole!
    ciao
  • Sergio Zolessi 05/01/2009 13:20

    Gran bella foto, Raffa! Complimenti!