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Come una volta (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Come una volta (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

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Come una volta (da Riavvolgendo il nastro del tempo)

Sono sempre alla ricerca di realtà che si collegano al passato, come quelle antiche botteghe cariche di storia, ormai costrette a lottare contro i più forniti centri commerciali che propongono tutti gli stessi prodotti di marche decisi dalla linea della casa madre, oltre alle rivendite etniche e straniere, che con le loro cineserie hanno stravolto il nostro mercato!

A volte capita, ma sempre meno, di scovare delle vecchie botteghe che ancora resistono nonostante il moderno che avanza, entrare in questi negozi è un po’ come partecipare ad una caccia al tesoro fatta di immagini, suggestioni e ricordi.

Erano le classiche rivendite bazar che si trovavano sparse nei paesi, quando dalla campagna, raramente si andava nella bottega, sempre per comprare cose essenziali, sempre avvolto con carta azzurra per lo zucchero, carta oleata per conserva, tonno, alici, aringhe o carta gialla per il resto come: pasta, sale, pepe, sapone..., quelle carte che poi venivano attentamente conservate per altri mille riutilizzi.

Quelle botteghe, una volta erano il luogo dove le nostre nonne e mamme entravano a fare la spesa, ma a partire dagli anni ’60, con il "boom economico", sono cambiate molte cose sia a livello sociale, che a livello economico, così pure anche il volto di tante attività commerciali, che furono costrette ad adeguarsi ai tempi e al consumismo.

Quei negozi che, per un bambino quale ero sembravano quasi magici, ricchi di tanti prodotti, a volte anche sconosciuti, almeno lo erano per me, perché mia madre, dato il prezzo esoso e la poca disponibilità non si sognava di acquistare, e tagliando corto apostrofava: (tanto sono tutte "fregne")!

Con una risposta cosi decisa le mie voglie svanivano sul nascere, quei prodotti erano profumati, affascinanti, proibiti, come i biscotti o il cioccolato che, a differenza di oggi, rimanevano li, come un lontano miraggio di rado esaudito e solo nei giorni di festa!

Era il 2006, quando, non so perché, capitai in questa vecchia bottega al centro di Senigallia, forse attratto dalla vetrina dove la merce esposta destava curiosità, i prodotti in mostra lasciavano in parte trapelare ciò che nascondeva al suo interno.

Entrare in questo negozio fu per me come risollevare il velo del tempo, permettendomi di respirare quelle atmosfere di vecchie botteghe, quando le merci non erano ancora rinchiuse in confezioni ermetiche, ma come le caramelle che erano ben in mostra in grandi vasi di vetro, quelle prelibatezze che le nostre nonne avevano sempre nella borsetta e noi bambini attendevamo con ansia!

In quel negozio sembrava che il tempo si fosse fermato a cinquant'anni prima; un altra pagina del nostro passato che pian piano svanisce, ma a mio avviso questa triste realtà dipende da noi che non sappiamo, snobbiamo o ignoriamo l'esistenza di queste rivendite, quasi inconsapevoli della bellezza, del fascino e dei ricordi che si celano dentro umili botteghe, dove ormai le serrandee si sono definitivamente abbassate!

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Information

Section
Dossier nastro del tempo
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Publiée
Langue
Licence

Exif

APN Canon EOS 400D DIGITAL
Objectif ---
Ouverture 4
Temps de pose 1/60
Focale 18.0 mm
ISO 400