IL RIMORCHIATORE ATTIS
Porto di Redon, regione dell' Ile-et-Vilaine, Bretagna.
UN POCO DI STORIA
L'Attis è un tug, ovvero un rimorchiatore (dall'inglese to tug, tirare, rimorchiare) con una gloriosa storia alle spalle.
Costruito a Houston, Texas, nei primi mesi del 1944 nei cantieri della Port Houston Metal Works Ltd, fu varato appena in tempo per partecipare al titanico sbarco in Normandia delle truppe alleate la mattina del 6 giugno 1944 con la sigla di US Navy TUG S.T. 732. In tale occasione contribuì alla costruzione del porto prefabbricato di Arromanche, che consentì lo scarico di diecine di migliaia di tonnellate di equipaggiamenti e truppe.
Alla fine del conflitto fu ceduto al Belgio nel 1946; in seguito, nel 1950 passò alla Francia, prestando onorevole servizio per oltre 40 anni in vari porti. L'ultimo fu quello di Redon, nell'Ile-et-Vilaine bretone, dove si trova attualmente in attesa, ahimè, di essere demolito, finire in fonderia e, ci auguriamo, servire alla costruzione di nuovo naviglio, tornando così a solcare il mare.
Una curiosita'. Attis fu anche il nome del servitore della dea Cibele, il cui culto si sviluppò in Frigia (attuale Anatolia) attorno al 5° sec. A.C. per poi arrivare fino a Roma circa tre secoli più tardi.
La curiosa coincidenza (?) è che il ruolo di Attis consisteva nel condurre il carro della dea.
Similmente, il rimorchiatore Attis "condusse" per molti decenni mercantili e chiatte nei porti dell'Europa nord-occidentale.
Se cliccate su http://www.panoramio.com/photo/5749898 e ingrandite adeguatamente l'immagine da satellite che vedete sulla destra, spostatevi su su lungo il porto-canale: al suo termine, sulla banchina di destra, potrete vedere la sagoma dell'Attis. E' proprio lì che l'ho fotografato verso il 20 di questo mese d'agosto.
DEDICATO A NICOLA E BIAGIO, PADRE E FIGLIO. ENTRAMBI AMICI MIEI.
The story of this tug is very interesting.
Built in february 1944 in Texas under contract with the US Navy, Attis S.T. 732 partecipated to the D-day in assembling the pre-fabbricated harbour of Arromanche, in Normandy, to unload troups and thousands and thousands of heavy equipments.
Later, after the end of the II War, Attis have been gived up to Belgium in 1946, then to France in 1950.
At the moment is located in the Redon harbour, waiting to be pulled down.
Unfortunately.
This, in memory of his precious, honorable sea work.
DEDICATED TO NICOLA & BIAGIO, FATHER & SON. BOTH FRIENDS OF MINE
biagio donati 18/10/2010 21:13
great..mio padre lavorava su questi rimorchiatori..
ci ha passato la vita...
dedico la tua foto a Nicola.. padre e marinaio..
:-))))
Sabine Röhl 27/09/2010 11:47
Mir gefallen vor allem die Spiegelungen. Ganz wunderbar in s/w!Sabine
laura fogazza 31/08/2010 9:40
...un'immagine bella e dolce....come una carezza....laura
maurizio bartolozzi 30/08/2010 21:34
Bella immagine ed interessante didascalia.Angie61 30/08/2010 13:09
Stupenda.Mi piace molto il B/N.
Berthold Klammer 30/08/2010 11:41
Good documentation, from the view of photography... a bit too confusing especially the reflections in the water.@Alberto in addition: what I mean is that your intension seems to be to document this historical tug - ok so far it's good. The wonderful refelctions (mainly of the house fassade) on the water normally belong to such a shot. But here my eyeys always are torn away from the boat to the refections and so they seem to be the main subject - not the boat and this brings a bit confusion into the photo. Sorry I hope you understand me :-) Problem is I don't know how you can improve it without cutting the bottom.
regards Berthold
lucy franco 30/08/2010 1:05
il b/n della fotografia è adattissimo alla inquadratura scelta, che esclude cielo e terra, per circondare il rimorchiatore solamente di architetture cittadine e di riflessi che fanno da contrappunto.Il bianco netto della imbarcazione spicca e diventa il vero fulcro della fotografia.
Ottima documentazione, un piacere visivo legato al piacere di leggerne in didascalia la storia.
Veramente ben realizzata
lucy
Donato Mengarelli 29/08/2010 21:22
Bello scatto; complimenti Alberto.Frederick Mann 29/08/2010 19:35
very good.. oh wow...