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l'ombra

campagna fra Gorgora e Gondar
In Africa i beni supremi sono l'acqua e l'ombra.E' strano, ma vero, che la vita umana dipenda da un elemento instabile e precario quale l'ombra.Per questo l'albero che la diffonde è molto di piu' di un albero: è la vita stessa. Se un fulmine ne colpisse la cima e l'albero bruciasse, la gente non saprebbe più dove ripararsi dal sole nè dove riunirsi.Non potendo riunirsi non potrebbe deliberare su niente.Ma sopratutto non potrebbe più narrare la sua storia, che esiste solo se tramandata di bocca in bocca durante le sedute serali sotto l'albero. Perderebbe ogni nozione , ogni memoria, diventando gente senza passato.Quegli uomini perderebbero tutto cio' che li univa, sparpagliandosi ognuno per la sua strada.Ma in africa la solitudine è impossibile, l'uomo isolato è destinato a morire nel giro di un giorno. Per questo, se un fulmine brucia l'albero, muoiono anche le persone che vivevano alla sua ombra.Il mondo africano è un mondo povero, di una semplicità elementare,ridotto a pochi oggetti base: una camicia, una ciotola, una manciata di semi, un sorso d'acqua.La ricchezza e la varietà del suo mondo non si esprimono in forme materiali, ma nei valori e nei significati simbolici che l'uomo attribuisce agli oggetti più semplici.L'oggetto assume un valore simbolico e metafisico.L'africano è un uomo che fin dalla nascita sta al fronte, sempre in lotta contro la natura ostile; il fatto stesso di sopravvivere è già di per sè la sua vittoria più grande.

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