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M-33 la galassia del Triangolo

M-33 la galassia del Triangolo

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Carmelo Zannelli


Free Account, Palermo

M-33 la galassia del Triangolo

La Galassia del Triangolo (o M-33 cioé l'oggetto numero 33 del catalogo di Charles Messier), è una galassia a spirale situata nella costellazione del Triangolo che fa parte del c.d. "Gruppo Locale", quello cioè a cui la nostra stessa galassia appartiene e che accomuna le galassie a noi molto più vicine.
E' una galassia piuttosto piccola rispetto alla nostra Via Lattea e alla Galassia di Andromeda ( vedete ), ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo e dista circa 2,4 milioni di a.l.
Essa potrebbe essere un compagno della stessa Galassia di Andromeda, a cui è gravitazionalmente legata.
Dal punto di vista della sua conformazione, M33 è un esempio di spirale a "fiocchi". Le galassie a spirale possono presentare bracci omogenei e ben definiti, oppure bracci in cui le polveri e i gas non sono distribuiti in maniera uniforme ma aggregati localmente. Si pensa che la distribuzione più o meno omogenea del materiale galattico dipenda dalla forza dell'onda di densità, che trasporta il materiale e che dà origine ai bracci stessi. Se l'onda di densità è potente, il materiale si dispone in bracci netti ed omogenei; se invece l'onda è debole o assente, il materiale si aggrega in grumi come nel caso di M-33.
In questa mia foto potete anche osservare le piccole zone rossastre (di aspetto diffuso rispetto alle stelle) che non sono altro che regioni H-II di formazione stellare, come quelle che si trovano all'interno della nostra galassia (vedete ad es.: e

The red Lagoon
The red Lagoon
Carmelo Zannelli
).

Questa foto è stata scattata, insieme al gruppo di foto già presentate, con la camera Baker-Schmidt da 20cm di diametro ad F/2,5.
Scusate per il residuo di grana fastidioso, ma la qualità del cielo notturno, nel punto del cielo in cui si trovava la galassia, era veramente mediocre. In questi casi si usano dei filtri selettivi che fanno passare le lunghezze d'onda luminose dove l'inquinamento delle luci artificiali non è influente, ma io non l'avevo con me.

Dati tecnici -
Strumento di ripresa: Camera fotografica Baker-Schmidt Zen D=200mm. F/2,5;
Canon 20D modificata con filtro IR-Pass Baader;
Somma di 2 pose da 4 min. ad 800 ISO ed una di 2,5 min. a 1600 ISO;
Elaborazione: Photoshop CS2 e Neat-image;
Coautore: il mio caro amico Giorgio Puglia.

Grazie per l'attenzione, come sempre....

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