Nick name Alessandra 40
Tratto dalla raccolta di narrativa
Racconti di gente normale
Titolo: Nick name Alessandra 40
Prologo
Pier Paolo è un pioniere delle chat. Un giorno sua moglie scopre che non si è mai cancellato da colei che li aveva fatti incontrare otto anni prima la chat .
Così, su due piedi lei, decide di chiedere il divorzio.
Pier Paolo, per riconquistare la fiducia e l’amore di sua moglie, cancella il nickname come uomo e, spacciandosi per Alessandra 40, inizia una nuova avventura multimediale. Nel profilo pubblica le foto di una modella australiana poco conosciuta in Italia. Sull’annuncio di presentazione si descrive bella, talentuosa, intraprendente, fascinosa, amante degli ambienti raffinati e sobri.
Una serie di lunghe conversazioni con esponenti del suo stesso sesso porteranno Pier Paolo ad analizzare il suo rapporto con Floriana. Sarà lui, per tutta una serie di motivazioni, a battersi per ottenere la separazione.
I pretendenti virtuali di Alessandra 40.
“Vuoi sapere un segreto Alessandra ? Mi metto la crema idratante!
Adesso inizio subito: la persona con la quale vorrei stare mi piacerebbe fosse semplice, sensibile e dolce, naturale ma con senso dello humor, quindi simpatica e per finire, amante dei bambini. Amici e conoscenti mi descrivono come una persona calma, silenziosa, ma non noiosa anzi tutt’altro. Oltre ad essere un uomo sensibile, premuroso, sognatore ed onesto, preferisco affrontare i problemi parlandone apertamente e non mi piacciono i giochetti. Il carisma, la sensualità, sono elementi che si avvertono nell'aria.
Capisci cosa cerco in una donna?
Adoro condurre una vita insieme, lasciando spazio ad interessi ed amicizie. La mia amica dice che guido come un pazzo e che sono un disordinato di prima categoria. Secondo me permettimi di asserire che è una bugia!
Sempre la stessa persona dice che sarei un genero perfetto!
Attendo fiducioso notizie da parte tua. Roberto”.
“Mia cara Alessandra 40, se quello che ti dico corrisponde a verità, per incontrarti oggi sarei disposto a fare qualsiasi cosa, sempre dopo che avrai letto quello che ho da dirti. Sono un ricercatore, amo la fotografia, anche se circa due anni fa ho fondato una società che produce acque minerali, ho vissuto in paesi diversi fantasmagorici pleniluni, mi sono dedicato alla catalogazione di reperti archeologici di un certo spessore, pratico di tanto in tanto sport estremi, non amo scrivere né raccontare bugie. Per alcuni trimestri ho fatto volontariato presso un’associazione che si occupa di istruire, in villaggi dimenticati dal mondo, i bambini attraverso la tecnica della narrazione di fiabe. Una particolarità di me è che non mi arrabbio mai, adoro stare tra la gente, parlare e ridere, e sono convinto che la vita è bella anche quando le cose non vanno per il loro verso.
Desidero accanto a me una persona con cui condividere qualcosa. Cosa? Amicizia, amore, passione. L'importante è che sia calma (nel senso “poco incline all'ira”), molto curiosa, discretamente chiacchierona (va bene anche logorroica), tollerante, piena di interessi (o quanto meno aperta a nuove situazioni erotico-sentimentali), amante dei viaggi, di eventi socio-culturali e del bon ton. Non dico che la mia futura compagna debba conoscere alla perfezione le regole del galateo, ma quasi. Amo le sane provocazioni, la curiosità, l’erotico pudore, le attenzioni rivolte ai dettagli femminili, mi piacciono le donne dal temperamento forte.
Noi comuni mortali abbiamo un mezzo di comunicazione che ci rende complementari al mondo e assolutamente importanti nella storia dell’umanità: l’intelligenza che ci tramandiamo attraverso codici genetici. La capacità di pensare ci rende unici nella nostra individualità, soli tra realtà e fantasia.
Da presuntuoso quale sono ho questa visione del genere umano ma sono tollerante verso quelle altrui e così vivo bene con me stesso, il motto “non fare agli ciò che non vorresti fosse fatto a te…” si sposa perfettamente con la mia filosofia.
Allora ci vediamo tra un’ora al parco? Marco M.”
“Bella australiana, ti ho scoperto! Mi chiamo Costantino e, se non sbaglio, hai sfilato per vattelappesca, scusa ma non ricordo più… insomma, per farla breve, ti va di uscire? È sicuro che in mia compagnia di certo non ti annoi, gli argomenti per conversare certo non mi mancano.
Davanti ad un buon pranzo all’italiana con gli amici stretti mi piace parlare delle forme e dei concetti più disparati per aumentare la mia sopportazione dell’ignoranza che circonda tutta l’umanità. L’educazione è un concetto facilmente divulgabile e adattabile a tutte le forme di espressione verbale. Non credo nella franchezza del pensiero come passaporto dell'essere e del desiderare... credo invece che sia fondamentale riuscire a sviluppare la capacità di comunicare la vera bellezza delle persone, e che realizzare un desiderio non giustifichi il mezzo adoperato spesso poco spontaneo e architettato alla perfezione. Credo che l'ironia sia una buona compagna di cammino. Quando posso ascolto le vibrazioni dei suoni, vedo l'aurea delle persone, mi sintonizzo sulle frequenze extrasensoriali del prossimo. Di notte, nel mio letto, aspetto il sonno che arriva così, all’improvviso. Il resto è rimandato all’indomani.
Sono un romantico, un sognatore. Per il primo appuntamento organizzerei una gita tra cielo e terra su una mongolfiera. Allora che mi rispondi, si può fare?”.
“Ciao mi chiamo Oreste e di sicuro neppure mi risponderai brutto come sono. Io, però, voglio dirti ugualmente di me e della mia persona. La famiglia di origine, da cui provengo, ha strane vedute. Mi dicono che ho un difetto insanabile, soffro il mal di mare, per tutti coloro che amano navigare a vela è una tragedia.
A questi simpatici attacchi dei miei amici e parenti, rispondo per contro che so ascoltare il vento. Fortunatamente mia sorella dice che, secondo lei, nelle mie vene non scorre il Mediterraneo ma le sue correnti sotterranee.
Non trovi anche tu che la mia sorellina ha doti letterarie non indifferenti?
Le maree si avvicendano come le molteplici passioni che ho. Single non per scelta, esigente, determinato, non amo la virtualità, se c'è qualcosa che mi piace di una persona seguo l'istinto, non ho pregiudizi né preconcetti, non cerco sesso, né la fata turchina, né la principessa Aurora (quella della fiaba “La bella addormentata nel bosco”). Per il momento sto solo cercando di instaurare un dialogo con te!
Toc toc… si può? Nessuna risposta…”.
“Ciao Alessandra che ne pensi di me? Sono Diego, 40 anni, avvocato.
Mi ritengo un ragazzo allegro ma non superficiale, ironico ma non saccente, serio ma non noioso, piacevole ma non vanitoso, calmo ma non soporifero, preciso ma non pignolo, colto ma non presuntuoso. Mi piace ridere, viaggiare per il mondo, cucinare, fare sport, scoprire Roma e le sue bellezze, chiacchierare di grandi temi o stare in silenzio nei momenti giusti; so ascoltare e amo essere ascoltato. Sono qui per fare conoscenza con persone simili a me o diverse ma complementari, possibilmente che abitino a Roma e dintorni dato che mi piacciono anche gli incontri reali e non solo virtuali (non navigo in internet per ore, causa possibile mal di mare). Come sono lo puoi vedere dalle foto. Carino è troppo? Piacevole è banale? Un tipo è già stato detto? In foto veritas! Mi piacerebbe incontrare una persona importante per me a cui dedicare tutte le mie attenzioni, una persona con cui capirsi con uno sguardo, con cui stare insieme e non sentire scorrere il tempo, allontanarsi e desiderare che passi in fretta. Un’utopia? Credo di no, se la grande rete può apparire fredda e distante forse può anche servire per qualcosa di reale. Beh, se sei arrivata fin qui senza un colpo di sonno non andare via senza un segno del tuo passaggio, potrebbe nascere una bella amicizia e una grande complicità! A presto Francesco!”.
“Alessandra 40 ciao! Mi chiamo Giuseppe, sono uno spiritoso, ironico, buon osservatore, dialettico, esperto nei piaceri, so calcolare i tempi giusti, sono, secondo le circostanze, sentimentale o senza cuore, ma, con tutto questo, vivo sempre solo nel momento, la mia vita si disfa in una serie incoerente di episodi senza che io possa spiegarla. Se sei una donna semplice con una presenza acqua e sapone, dinamica e sportiva, forte e passionale, piena di spirito, che vuole condividere con me tutto, ...eh cosa aspetti fatti avanti.”
“Ciao Bellissima Alessandra, non ci conosciamo e già ti adoro e ti venero. Sono Giacomo, un ometto simpatico, dolce, coccolone, so ascoltare il prossimo e chiunque abbia bisogno di parlare con un vero amico, si rivolge al sottoscritto. Sono anche molto paziente ed esigente! Mi piace scherzare con un po' di malizia, quella non guasta, senza esagerare e trascendere nella volgarità. Tutto questo a seconda della persona che ho davanti e dell’interesse che ho per quest’ultima!..
Insomma, tutto da scoprire.........!!!!!!!!!!
Vorrei avere accanto una donna pratica, semplice, riuscire a raggiungere con lei la complicità reciproca, quell’essere un tuttuno. Innamorarmi ogni giorno, rivivere quell'occlusione alla bocca dello stomaco, quel senso di nausea, il non mangiare, l'essere presi dalla passione. Per concludere la mia presentazione, adoro il mare, il sole, gli amici e i viaggi. Pensi di volermi conoscere?”
“Buonjour Madame, sono uno degli ultimi uomini romantici, mi chiamo Francisco, le mie origini come puoi intuire sono spagnole, amo il mistero profondo della vita, le sue sfaccettature e sorprese, penso che ci siano forze superiori che ci guidano nel nostro percorso e che sia affascinante decifrare il loro linguaggio… in un mondo che sembra pieno di comunicazione serve sempre di più uno sguardo profondo, la capacità di emozionarsi con piccole cose… amo la natura, la sua forza, il suo linguaggio, farei qualsiasi cosa per far si che venga conservata nel modo migliore e lasciare a quelli che verranno lo stesso piacere che proviamo noi di fronte ad un paesaggio a ad un profumo naturale… o semplicemente al regolare alternarsi delle stagioni, credo sia possibile condividere tutto ciò e farne uno stile di vita insieme a te… scrivimi e non te ne pentirai”…
…
“Lei” ha attaccato… magari riuscissi a ricordare qual’è la “lei” di poco fa…
Il telefono squilla ancora, rispondo affannato, la voce squillante mi assordisce…
…
La “Lei” ha intuito… adesso mi urla nei timpani, le parole sono similari tra di loro, del resto anche le “Lei” che frequento a turni bisettimanali, sono, più o meno, somiglianti le une con le altre.
Sarà che, mio malgrado, le donne mi piacciono di altezza media, io non sono un “vatusso”e l’articolo “il” non si confà con i miei gusti, debbono avere caviglie fine, poco seno, capelli mossi, possibilmente non tinti né stirati, prediligo le “perbenine” in carriera che vestono occhiali griffati, tailleur all’ultimo grido, tacchi vertiginosi e sorrisi plastificati, devono avere e solitamente ce l’hanno, un discreto quoziente di intelligenza “attiva” e appena riescono ad intuire che non sborso una lira, non faccio regali costosi, sono tirato di sentimenti ed effusioni e non ho intenzione di prendermi cura proprio di nessuno fatta eccezione che del sottoscritto, filino via correndo a gambe levate senza fare scenate.
La “Lei” di turno, non è esattamente del genere che ho appena descritto…
…
Oggi mi sento stropicciato come questa città galleggiante in cui mi trovo e che mi costa milioni di euro l’anno per la sua manutenzione, un po’ come una bella donna piena di efelidi che ti chiama .
Nudo, disteso e annoiato, mi ipnotizzo con la pala del ventilatore che ruota alla stessa velocità del mio dito che tormenta nervoso un bicchiere di rhum, un tempo pieno di liquido ambrato, che ho provveduto ad ingoiare in un colpo.
Il caldo si muove come un camaleonte distratto che si dimentica di cambiare colore. Fuori di qui non c'e' nient'altro che il mare del porto dove, ieri sera, ho attraccato il mio yacht. Niente di eccitante, nulla che stuzzichi le fantasie sessuali. Il mio interesse verso l’universo femminile da qualche tempo va scemando vertiginosamente, non ho voglia di pensare, né di continuare la conversazione telefonica e per chiudere definitivamente con “Lei”, parto al contrattacco, invento un nome a caso e sparo cattiverie a raffica…
…
Come previsto dal copione la “Lei”, che non si chiama Carla, mi attacca il telefono stizzita. In pratica ho ribaltato la verità di sana pianta. Ora penserà che l’ho fatto apposta, cercherà di sentirmi telefonicamente per scusarsi del puerile atteggiamento che ha avuto nei miei confronti ma io non le risponderò più e alla fine, come tutte le altre, dimenticherà annoverandomi nella lista dei “bastardi doc”.
Accendo il computer, un’amica mi ha parlato delle chat, ho fame di sesso e di nuove conquiste. Mi collego su internet, ne seleziono una che ha il pagamento con carta di credito on-line, ci metto un annuncio da “acchiappa-bellezze”, mi lamento, mi lamento, mi annoio, sbuffo, riprometto a me stesso di cambiare gusti e stile di vita per evolvermi, il risultato è… che lascio le cose come stanno e torno a cercare sempre quel tipo di “Lei”, così inizio a digitare una montagna di cazzate con la speranza che non le legga una di quelle donne che vivono le emozioni, i sentimenti, le passioni in un'unica soluzione, che non si spaventino davanti alle difficoltà e che io, per vigliaccheria e stupidità, rifuggo a priori. Insomma, spero vivamente che non mi risponda una donna con la “D” maiuscola perché, altrimenti, questa volta, visto che me la sto “tirando”, giuro a me stesso che ne pago anche le conseguenze…
“Tu che adori grandi fratelli, spiagge famose e talpe in fattoria, che ostenti jeans vita bassa, chiappe al vento e lampadario di Murano pendente dall’ombelico prominente messo ben in mostra dalla goffa pancetta Fantozziana che consideri impressionismo, tu che hai come ideale lo sballo in discoteca e non riesci a sballare per il canto d'un usignolo al chiar di luna non senza una strisciata di “polvere bianca” si intende (con quella vedi anche le stelle e tutto il firmamento)… tu che hai il quinto cellulare nella borsa che lasci in macchina tanto c’è l’autista a spese dello “stato e dei contribuenti” che ti aspetta, che ostenti tette al silicone, labbra “Pirelli”, naso alla francese e neurone alla carbonara, tu che consideri la “consecutio temporum” una malattia infettiva, non cercare di conoscermi! Sono un “Italiano Doc”, non romano e me ne vanto, decentrato qui solo per motivi di lavoro, ho girato e giro tuttora il mondo e devo riconoscere che la donna italiana è ancora la più attraente, nonostante i suoi autolesionistici reiterati tentativi di mortificare ciò che di più bello madre natura ha potuto dare alla donna: la sua Femminilità.
Ce n’è anche per te, ragazza rampante o giovane donna in carriera, troppo impegnata a dimostrare che sei vincente, troppo aggressiva e dura per accennare una flessione di incertezza; che ti sforzi di parlare snob, ma, in realtà, fonetizzi come “Sir Biss” di “Robin Hood”, tu che consideri la dolcezza un’ammissione di debolezza, che pianifichi le tue produzioni ormonali per i prossimi dieci anni, che potresti “farti” un figlio da sola senza preoccuparti dell’importanza che ha il ruolo del padre nella sua vita una volta venuto al mondo, che fai della perfezione la tua filosofia di vita, che non puoi convivere serenamente con la smagliatura all’interno coscia, ti pesi ogni mattina per paura di aver messo mezzo etto, mangi esclusivamente macrobiotico e concepisci lo sport solo in palestra ma col programma definito dal personal trainer, dico a voi e a tutte le “Lei” perché, con un tipo come me, non attacca… non ho ancora terminato… ce l’ho anche con te, bellezza statuaria, figlia di nobili decaduti o raccomandata di lusso, laureata, sensibile, che conduci una vita apparentemente tranquilla e fai la stupida perché non riesci proprio ad essere spontanea, che vai in giro struccata perché fa moda. Io (leggete bene, non sognate sui miei soldi e sul mio modo di fare), sono un tipo qualunque, anticonformista, nessuno è perfetto ed io meno di tutti ma so cosa voglio e non cerco una “Lei” di quelle sopra in elenco!
P.s. Se soffri il mal di mare lascia stare, ho il Mediterraneo nelle vene”...
Pochi minuti e la prima bustina arriva sul display… apro senza troppo interesse…
“Soffro il mal di mare tuttavia anche se ti suonerà strano so ascoltare il vento, nelle mie vene non scorre il Mediterraneo ma le sue correnti sotterranee, le maree si avvicendano come le passioni che ho come danzare e dipingere. Single non per scelta, esigente, determinata nel difendere i sentimenti del mio cuore, dovresti leggere “L'onda e la stella”, è un romanzo mai pubblicato che ho scritto qualche tempo fa”…
Sbigottito, rimango davanti al monitor…
“Il dado è tratto” proprio lei la “Lei” che rifuggo ha risposto… certo, ho scritto il contrario di quello che voglio.
Per giorni e giorni mi torturo, ho la posta impallata di messaggi, donne di tutte le età inveiscono prima e concludono lasciando numeri di cellulare come se piovesse.
“Lei” invece no, è tornata soltanto una volta sulla mia pagina e poi è volata via chissà dove. Potrebbe essere l’attimo fuggente, l’ultima possibilità di redenzione, la felicità della mia anima. Prendo il coraggio e le scrivo…
Luciano: “Se vorrai farmi leggere "L'onda e la stella", avrò il piacere di gustarmelo nei momenti di relax. Luciano”.
Lei: “Ti conosco e ho la soluzione per te, invece di rilassarti con i miei scritti ti vendo una delle mie tele preferite. Cosa centra questa risposta da parte mia? Te lo spiego subito, basterà che tu risponda alle mie domande con un si o con un no, ok Luciano?”
Luciano: “Si ok”
Lei: “Ad occhio e croce sei nella fascia di età tra 40-50 anni”
Luciano: “Si”
Lei: “Hai fatto la tua vita, magari ti sei sposato e ci sta, visto i tempi che corrono, che tu sia anche separato con figli, lo sei?”
Luciano: “Si!”
Lei: “Hai tentato questo e quello per salvare il matrimonio e, tutto sommato, non hai nulla di che rimproverarti, giusto?”
Luciano: “Si”
Lei: “Ritieni di aver ancora tanto da dare a te stesso e ad un’eventuale nuova compagna di vita, sicuramente, come del resto io, hai conosciuto l'amore con la A maiuscola e il sesso condito con perversioni di vario genere, sperimentato giochini anti- stress e pillola viagra per prestazioni inimmaginabili, vero?”
Luciano: “Si e scusa se ti interrompo solo un secondo ma voglio dirti che sono riuscito perfino ad annoiarmi durante un rapporto sessuale a cinque! Sei rimasta senza parole?”
Lei: “No, stavo solo facendo una constatazione, non riesci proprio a fare quello che ti si chiede!”
Luciano: “No, non ci riesco, per lunghi periodi alla fine, sai, ho provato tutto quello che mi è passato per il cervello e non trovando niente di particolarmente eccitante né di gratificante, sono approdato qui su questo carro multimediale pieno di provviste diretto chissà dove, il linguaggio dei sensi, volente o dolente, con il tempo, si è usurato, ora è liso, trascurato e, fatalità, mi assomiglia pure”
Lei: “Scommetto che le dichiarazioni sentimentali sono diventate banali proposte di sesso facile, mentre il passato da play boy, uno status vitae da tirare fuori solo in casi eccezionali tipo un modello della dichiarazione dei redditi da sovrapporre al presente scialbo che ti vivi nella quotidianità e bla bla bla…”
Luciano: “Si, in effetti è così, dopo un pò alla Lei di turno le prospetto un ‘Thank you, goodbye my darling’ alla John Wayne e dopo una bella sbronza sono di nuovo in giro per gonnelle”
Lei: “Se la metti così, al momento mi sembra di intuire che sei nella fase “non desidero conoscere nessuno”, men che meno di farti riconoscere, stai vivendo nel passato e pensi ad un futuro migliore ma del presente non sai proprio cosa fartene, eh Luciano?”
Luciano: “No, di fatto non mi interessa, sono nella fase calante”
Lei: “Allora ho una cosa per te, a risollevarti il morale ci penso io, ti faccio un dipinto su misura, davanti ci scrivo come ti chiami veramente, quanti anni sono che stai sulla breccia, che lavoro farai da grande escludendo “lo sciupa femmine”, dove vivi veramente, cosa ti annoia e cosa ti diverte, quanto del tuo prezioso tempo potresti investire in una storia d’amore e quanto invece in una parentesi sessuale, quanto vuoi guadagnare dal tuo nuovo progetto di vita che stai per partorire, che hobby hai, che libri leggi, film vedi, musica ascolti, se sei religioso, su 365 giorni quante sono le domeniche nelle quali vai a messa.
Ogni volta che incontri una donna che reputi interessante (una di quelle che ti piace e che te lo fa rivivere e ringalluzzire) hai due soluzioni: o la inviti a cena e le fai trovare il mio dipinto in macchina oppure, prima di riaccompagnarla a casa la porti nella mia galleria d’arte per mostrarglielo.
Luciano: “Mmmmm… continua…”
Lei: “Se non dovesse bastare, dietro al quadro ci scrivo il tuo difetto peggiore, il sogno ricorrente, la tua perversione sessuale preferita, il tuo pensiero circa gli obbiettori di coscienza, che cosa ti fa piangere, le parole della tua ultima citazione ma, se deciderai di uscire con la sottoscritta, la faccenda si complica perché spetterà a te, dopo che ti avrò consegnato il quadro, colorarlo con i sentimenti del cuore e le emozioni della tua anima. Guarda Luciano, lo dico con molta franchezza, non sarà facile quello che io ti sto chiedendo per uno come te, perché non esistono in commercio colori capaci di dipingere con le parole l’universo. Questo è il mio numero, se vuoi ci sentiamo”.
Pochi minuti dopo…
Luciano:
Alessandra:
Luciano:
Alessandra:
Luciano:
Alessandra:
Luciano:
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