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Progetto "Foto&Racconti": Stati mentali (Carolla-Rigoglioso)

Progetto "Foto&Racconti": Stati mentali (Carolla-Rigoglioso)

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Progetto "Foto&Racconti": Stati mentali (Carolla-Rigoglioso)

Stati mentali

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http://www.francescotorrisi.com/Foto&Racconti/Carolla_Rigoglioso_Stati_mentali.pdf

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Fotografia di Massimo Carolla
Racconto di
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Tutto scorreva in fretta, le immagini passavano ed io vedevo me stesso affannarmi nella ricerca della persona alla quale tenevo. Irraggiungibile, effimera presenza.
Lei, che magnificamente e inconsapevolmente mi regalava splendidi momenti, lei che significava gioia, e che al tempo stesso mi dannava l’anima...! Volevo poterla prendere e stringere a me con forza, amore e rabbia.
La mia vita scorreva apatica nel pensiero di lei, non mi rendevo nemmeno più conto che tutto stava svanendo, deteriorandosi, che tutto andava in malora.
Solo la mia persona riuscivo a curare, nella speranza che si accorgesse della mia esistenza.
Il fiore staccatosi dal suo bouquet nel suo bel giorno e che raccolsi, non visto, lo portavo e lo porto ancora all’occhiello.
A nulla erano valsi lo scorrere delle ore, il passare dei giorni e l’avvicendarsi dei mesi. Lei era là, sempre, bella nel suo splendido vestito.
Io la vedevo, la volevo, ma il mio corpo non rispondeva e, restando immobile, la guardavo andare.
Nessuna parola usciva dalle mie labbra e solo gli occhi persi nella sua figura manifestavano il desiderio che provavo per lei, che non aveva sguardi per me.
Così il mio tempo si trascinava, costretto nei pensieri e nelle quattro pareti per me tutte uguali e dove vedevo riflesse le sue immagini e le mie ombre, che si fondevano tra loro come in un frenetico ballo, di desiderio e passione.
All’improvviso un rumore metallico ruppe il silenzio della stanza...
L’infermiere, aprendo lo spioncino, mi avvertiva che era l’ora del pranzo.

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