A propos de moi
Mi chiamo Vincenzo, nato in Puglia tanti anni fa (1967)
Mi sono interessato di fotografia quasi da subito, distruggendo la fotocamera che mio padre aveva comprato in Germania durante i suoi anni da emigrato in quel di Francoforte. Poi le prove con una instamatic 126 senza mai capire cosa si faceva. Fino a 16 anni, quando finalmente comprai il mio primo libro e da lì l’amore e la decisione di comprare una reflex vera. La scelta allora, nel 1984, ricadde su una Nikon FG. Ho accessoriato quella fotocamera negli anni con un 135mm serie E e poi con un 28mm sempre serie E, oltre al classico 50mm di serie.
Con quella fotocamera ho cominciato la mia vera esperienza fotografica, ho anche fatto l’assistente fotografo ai matrimoni, il mio compito erano i primi piani e le foto a sorpresa. Per questo che ho imparato a scattare quasi a raffica, la lezione allora per me fu: “Tu scatta il più possibile, poi scegliamo”.
Un modo di fotografe che un po mi è rimasto.
Dopo qualche anno di onorato lavoro della mia cara FG decisi (sob) di venderla per una nuova super elettronica, per allora, primi anni novanta, la mitica F801 prima reflex autofocus di casa Nikon, accessoriata con 35/70mm come obbiettivo normale, più 70/200mm e flash SB24.
Purtroppo la vita e le scelte mi hanno portato a dovermi allontanare dalla fotografia, la F801 e praticamente rimasta inutilizzata, usata solo per foto ricordo. Il fotografo con cui avevo collaborato negli anni precedenti ha preferito cambiare mestiere :\. E da buon giovanotto in cerca di un futuro mi sono trasferito dalla mia terra natale per un lavoro “più sicuro”.
La fotografia è rimasto un amore latente e messo in disparte in attesa di giorni migliori. Nel frattempo ho tentato la mia avventura nel digitale con una Colpix P5700, una pessima fotocamera piena di difetti. Che non mi ha dato nessuna soddisfazione fotografica. Batterie che duravano a mala pena per 60 foto. Troppo lenta per il mio modo di pensare e poi ha anche richiesto ben tre interventi di garanzia L.
Ho anche cercato imparato ad usare i programmi di foto ritocco per poter migliorare ed intervenire sulle foto come se mi trovassi in camera oscura, per poter mettere del mio sulle foto, penso che le renda più vicino alla mia visione l’intervento di post produzione, che lasciarle al naturale come altri sostengono. Ho sempre un pò invidiato Ansel Adams per le sue stampe ad esposizione zonale, ora il ritocco digitale permette di farlo sulle foto e penso sia una gran cosa. È ovvio che io non voglio paragonarmi ad un maestro di tale levatura.
Dopo qualche anno ho acquistato la mia prima reflex digitale, usata, una D70 con un 18/140mm ed un 70/300mm Sigma.
Ho ricominciato timidamente a fare foto, riprovandoci, ma senza tanta convinzione, alternando lunghi periodi di inattività fotografica a brevi periodi di fotografia. Così fino al 2014, quando è scattato qualcosa, ho deciso di tornare a fare fotografie veramente.
Da gennaio 2014 ho ricominciato. Foto sempre e solo foto, come a cercare di recuperare il tempo perso. Io e lamia reflex, la D70, ormai viaggiamo sempre insieme. In un anno ho cominciato a riallenare l’occhio, ormai un po fuori allenamento. Ho cominciato a ristudiare fotografia e come usare il mezzo digitale al meglio.
Oggi sono qui, con questo progetto web ed altri in corso su Facebook ed altri social network, una D7200 e gli obbiettivi della D70 e della F801 ancora funzionanti. Con il desiderio di fare sempre meglio e bene.
Grazie per aver letto fino a qui e spero di alleviare la vostra vista con buone foto.
Vincenzo B.
Mi sono interessato di fotografia quasi da subito, distruggendo la fotocamera che mio padre aveva comprato in Germania durante i suoi anni da emigrato in quel di Francoforte. Poi le prove con una instamatic 126 senza mai capire cosa si faceva. Fino a 16 anni, quando finalmente comprai il mio primo libro e da lì l’amore e la decisione di comprare una reflex vera. La scelta allora, nel 1984, ricadde su una Nikon FG. Ho accessoriato quella fotocamera negli anni con un 135mm serie E e poi con un 28mm sempre serie E, oltre al classico 50mm di serie.
Con quella fotocamera ho cominciato la mia vera esperienza fotografica, ho anche fatto l’assistente fotografo ai matrimoni, il mio compito erano i primi piani e le foto a sorpresa. Per questo che ho imparato a scattare quasi a raffica, la lezione allora per me fu: “Tu scatta il più possibile, poi scegliamo”.
Un modo di fotografe che un po mi è rimasto.
Dopo qualche anno di onorato lavoro della mia cara FG decisi (sob) di venderla per una nuova super elettronica, per allora, primi anni novanta, la mitica F801 prima reflex autofocus di casa Nikon, accessoriata con 35/70mm come obbiettivo normale, più 70/200mm e flash SB24.
Purtroppo la vita e le scelte mi hanno portato a dovermi allontanare dalla fotografia, la F801 e praticamente rimasta inutilizzata, usata solo per foto ricordo. Il fotografo con cui avevo collaborato negli anni precedenti ha preferito cambiare mestiere :\. E da buon giovanotto in cerca di un futuro mi sono trasferito dalla mia terra natale per un lavoro “più sicuro”.
La fotografia è rimasto un amore latente e messo in disparte in attesa di giorni migliori. Nel frattempo ho tentato la mia avventura nel digitale con una Colpix P5700, una pessima fotocamera piena di difetti. Che non mi ha dato nessuna soddisfazione fotografica. Batterie che duravano a mala pena per 60 foto. Troppo lenta per il mio modo di pensare e poi ha anche richiesto ben tre interventi di garanzia L.
Ho anche cercato imparato ad usare i programmi di foto ritocco per poter migliorare ed intervenire sulle foto come se mi trovassi in camera oscura, per poter mettere del mio sulle foto, penso che le renda più vicino alla mia visione l’intervento di post produzione, che lasciarle al naturale come altri sostengono. Ho sempre un pò invidiato Ansel Adams per le sue stampe ad esposizione zonale, ora il ritocco digitale permette di farlo sulle foto e penso sia una gran cosa. È ovvio che io non voglio paragonarmi ad un maestro di tale levatura.
Dopo qualche anno ho acquistato la mia prima reflex digitale, usata, una D70 con un 18/140mm ed un 70/300mm Sigma.
Ho ricominciato timidamente a fare foto, riprovandoci, ma senza tanta convinzione, alternando lunghi periodi di inattività fotografica a brevi periodi di fotografia. Così fino al 2014, quando è scattato qualcosa, ho deciso di tornare a fare fotografie veramente.
Da gennaio 2014 ho ricominciato. Foto sempre e solo foto, come a cercare di recuperare il tempo perso. Io e lamia reflex, la D70, ormai viaggiamo sempre insieme. In un anno ho cominciato a riallenare l’occhio, ormai un po fuori allenamento. Ho cominciato a ristudiare fotografia e come usare il mezzo digitale al meglio.
Oggi sono qui, con questo progetto web ed altri in corso su Facebook ed altri social network, una D7200 e gli obbiettivi della D70 e della F801 ancora funzionanti. Con il desiderio di fare sempre meglio e bene.
Grazie per aver letto fino a qui e spero di alleviare la vostra vista con buone foto.
Vincenzo B.
Commentaire 0