19 DENTRO LA TASCA DI UN QUALUNQUE MATTINO - Cristina Finotto (ilmondodiEliot)
Mostra on line "INQUIETE CURE " di CRISTINA FINOTTO e RACHELE CLAUDIO
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“Un giorno la Cura, attraversando un fiume, vide del terriccio argilloso: sovrappensiero lo prese in mano e cominciò a modellarlo. Mentre rifletteva su ciò che aveva fatto, si fa avanti Giove. La Cura lo prega di infondere al pezzo di fango da lei modellato lo spirito. Cosa che Giove di buon grado le concede. Ma quando poi essa volle dare alla sua opera il proprio nome, Giove glielo proibì pretendendo che le si dovesse dare il proprio. Mentre la Cura e Giove litigavano sul nome, saltò su anche la Terra, esprimendo il desiderio che le venisse dato il proprio nome, visto che essa gli aveva offerto una porzione del proprio corpo. I litiganti presero a giudice Saturno. E Saturno diede loro questa sentenza apparentemente equa: "Tu Giove, che le hai dato lo spirito, avrai alla sua morte lo spirito, e Tu Terra, che le hai donato il corpo, il corpo avrai. Ma poiché la Cura ha per prima formato questa creatura, essa per tutta la durata della sua vita sarà in preda alla Cura. Siccome discutete sul suo nome, chiamatela 'homo', perché è fatta di humus (terra)”.
*Il mito di Cura è tratto da una favola di Igino ripresa poi da Heidegger in “Essere e tempo”
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