877 10

corallo giorgio


Free Account, Genova

.......e luce.....

.....sia, dalla diffrazione di un prisma, emergono le componenti , visibili
a noi umani, dal rosso al violetto, oltre non ci è concesso.
Nel mondo animale, vi son creature che "vedono" all'infrarosso,
come tanti rettili....eh la natura!!
Oggi l' ho trovato in un cartoncino conservato (dimenticato) dal lontano
1955, da quando mi costruii un telescopio riflettore.
Oggi al sole l'ho usato.
grazie

Commentaire 10

  • Alfredo Yanez 21/08/2010 12:46

    Un lujo de composición, excelente!!!
    Felicitaciones Giorgio!!!
    ++++++
    Saludos y buena luz!
  • corallo giorgio 17/08/2010 21:15

    Hai ragione, osservazione pertinente.
    Nei limiti del possibile,chi fotografa,secondo me, ha il "compito" di evidenziare particolari che normalmente sfuggono all'osservazione, o alla nostra superficialità (vedere le moltissime macro di fiori, insetti).
    Grazie, ancora per l'attenzione e la gentilezza.
    Un caro saluto. Alle prossime Silvana, ciao.
  • silvana comacchio 17/08/2010 20:42

    mi sembra che mostri molta attenzione e i più piccoli particolari ai tuoi lavori.comunque li fai risaltare molto bene.
  • Geo Portaluppi 12/08/2010 12:40

    E la luce fu!
    Dalla Genesi, 3° versetto, leggiamo: “Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. [4] Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre [5] e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.”
    Notevoli sono le attinenze tra “l’inizio” biblico e quello scientifico, o almeno quello che ci viene proposto dai fisici e dagli astronomi. Infatti, diversamente da ciò che suggerisce il comune buon senso, la luce non fu la prima cosa che apparve nel primordiale universo, come recitano i primi due versetti della Bibbia:
    “[1] In principio Dio creò il cielo e la terra. [2] La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.”
    La scienza concorda che dal momento iniziale, il Big bang, a quando apparve la luce, passò un arco di tempo quantificato in 380 milioni di anni, alcuni dicono 500 milioni. Ciò che scaturì dal Big bang (l’universo bebè, alias la terra informe) crebbe dilatandosi a una velocità inimmaginabile, superiore alla velocità della luce (per spiegare ciò Alan Guth ha da poco tempo scodellato la “teoria dell’inflazione cosmica”), e quella palla era troppo densa per consentire alla luce di… venire alla luce, cioè di nascere. Quando dalla Super Forza (inizialmente le quattro forze erano unite in una sola) si separò la Gravità, la più birichina, la luce emerse dal caos iniziale e… la luce fu, in un istante, viaggiando per tutto l’universo, allora però alquanto “piccolino”.
    Se Mosè è l’autore della Bibbia, questo formidabile testo venne scritto circa 1.300 anni prima di Cristo, datazione ricavata dalla storia dell’antico Egitto, in quanto si ritiene che il faraone che si oppose a Mosè fu Ramesse II (1290 – 1224 a.C.), mentre il suo successore Merenptah (1224-1222 a.C.), fu il faraone dell'Esodo, e a comprova di ciò, nella stele che porta il suo nome, questo faraone elenca gli israeliti fra i popoli conquistati.
    Lo trovo sorprendente: più di tremila anni fa era stata anticipata una scoperta che sarebbe avvenuta solo recentemente e grazie ai moderni e potentissimi telescopi. Il puro pensiero dell’uomo, il ragionamento, la deduzione dovuta alla semplice osservazione, a volte può eguagliare astruse formule matematiche e strumentazioni sofisticate. Forse dovremmo affidarci maggiormente alla nostra capacità di discernere e così facendo avremmo guadagnato tremila anni sulla via del progresso, mentre troppo spesso accade che torniamo a riscoprire per l’ennesima volta l’acqua calda, e ogni volta ci scottiamo, e raramente impariamo. Va detto altresì che non tutte le deduzioni si sono rivelate esatte, per esempio quella che mi hai ricordato, ovvero l’indivisibilità dell’atomo. Tuttavia fu un passo estremamente importante che avrebbe condotto, nell’Ottocento, a scoprire l’elettrone, e poi particelle subatomiche più piccole, il neutrone, il protone, e altri elementi ancora più piccoli, verso l’infinitesimo, alimentando una ricerca che non si è ancora conclusa. Lo studio della luce, di cui la rifrazione è il primo capitolo, ha consentito di apprendere e di tracciare la via per conoscere il mondo e l’universo in cui viviamo. La tua foto illustra questo primo approccio fornendo inoltre un’interpretazione personalissima. Il tuo prisma è di forma inusuale, ingentilito dagli spigoli tondeggianti, mentre siamo abituati e vederlo rappresentato da un triangolo, schematico, attraversato da un singolo raggio di luce. Tale immagine venne usata anche dal complesso musicale dei Pink Floyd per la loro copertina dell’album The Dark Side of the Moon uscito il 24 marzo 1973, ottenendo un grandissimo successo e vendendo 45 milioni di copie (il 4° album più venduto di tutti i tempi). Il disegno in copertina fece molto discutere in quanto si obiettò che il raggio di luce si rifrange anche all’interno del triangolo (sul palcoscenico venne usata una piramide composta da tubi al neon illuminati), mentre né sulla copertina e nemmeno dal vivo ciò avvenne.
    Hai riprodotto una immagine famosissima con una personale e nuova impostazione, e la novità non guasta mai, la nuova visuale consente di ampliare il concetto di base. In sintesi, quello che vedono i miei occhi della mente nella tua foto, è che il prisma è la sublimazione di un proiettore cinematografico che trasmette su un immaginario schermo nero il film dello spettacolo della luce, visualizzandola nei colori che la compongono. Inizialmente, nel 1672, i colori erano cinque: rosso, giallo, verde, blu e violetto, ai quali successivamente si aggiunse l’arancione e l’indaco per portare il numero a sette, come le note musicali. Sull’aggiunta dell’arancione sono d’accordo, ma l’indaco è un colore fuori posto: i colori dell’arcobaleno sono sei. Foto originale e che ti prende per mano conducendoti, partendo dalla rifrazione, nei campi della riflessione.
  • Lorena Torregiani 08/08/2010 14:22

    ottimo lavoro e interessate spiegazione, sempre bravissimo!
  • Luciano Marini 07/08/2010 20:32

    mi complimento per le tue elaborazioni sono veramente interessanti bravo a risentirci presto ciao Luciano
  • Anna Boeri 07/08/2010 9:04

    Sembra un gioiello che emana una luce speciale....
    Ciao Anna
  • Elvy Cicalese 07/08/2010 6:58

    Dimenticare, talvolta, significa "solo" sapere aspettare per riaprire "quel cassetto di ricordi" al momento opportuno ..
    Tu lo hai fatto e saputo ben rappresentare!
    Elvy
  • Mulazzani Anna Maria 06/08/2010 21:40

    Bello lo scatto e molto interessante la spiegazione!
  • Vitória Castelo Santos 06/08/2010 20:44

    Buon lavoro. BRAVO!
    Buon fine settimana
    Vc