"End of Memory" di Enrico Manna photo et image | agorà, agorà-discussioni interessanti, temi Images fotocommunity
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La fine della memoria è il buio della ragione. Credo che la scelta del b/n abbia una ragione precisa, profonda, che va oltre la mera esigenza tecnica necessaria per la sperimentazione.
E' il simbolo stesso dell'oblio che copre e soffoca, come una coperta ruvida, il ricordo da cui nasce la scelta di vita, la razionalità del vissuto, in fin dei conti le fondamenta portanti della nostra esistenza.
Questa immagine mi suggerisce questo: siamo quello che abbiamo vissuto, portiamo dentro il crisma del vissuto della nostra appartenenza all'Uomo in senso più assoluto.
La memoria è il setaccio preziosissimo che fa della nostra razionalità uno strumento di crescita, Nel buio dell'immagine, nello sfondo profondo, c'è l'oblio che tutto inghiotte. Nell'alone bianco dove i miei occhi percepiscono ciò che vive nel mio animo, c'è la speranza , il lume della verità.
La scritta in arabo, per me misteriosa nel suo significato, mi riporta ad un concetto vero quanto dolorosamente non scontato: siamo legati indissolubilmente tutti allo stesso destino. Che ha fattezze orientali, pelle scura o segni di un altro codice. Teniamolo presente, non siamo soli su questa terra, siamo UOMO
Ammazza che discussione........produttiva però,allora mi cimento: La scrita in arabo mi da l'idea che ciò che vedo sia un fedele musulmano colto nell'atto di chinarsi per pregare il suo Dio, il movimento si percepisce dal mosso molto spinto e devo dire che anche se non è questa la " soluzione " al piccolo personale enigma, mi intriga pensare che così è.
Considerando la presenza delle lettere arabe in basso a destra, la prima cosa che mi viene è l'associazione della "lam" (lettera "L") idealmente tracciata dalla sagoma grigia.
ho visto questa immagine ieri e ho pensato a cosa poteva..... far pensare .
ebbene a tante cose dipende dallo stato d'animo:
1 mi fa pensare ad una volta che ero in un rifugio antiareo (ero piccolo) c'era tanto buio e ogni tanto una luce forte e grande, erano i bengala degli aerei. potrebbe esesre valido ora per i ragazzi palestinesi..
2 mi fa pensare a quando sempre da piccolo avevo il morbillo , la febbre quasi a 40° e in semidelirio vedevo delle luci.
3 una volta ho letto un libro di jon krakauer "Aria Sottile"
e se ben ricordo vi è narrata una situazione di grave pericolo a 8000 mt senza ossigeno, nella notte nera con il bianco della neve, e se avessi dovuto dipingere tale situazione forse ll'avrei dipinta così; tanto nero e del bianco in una irta salita.
4 oggi sono stato ad un funerale e quando hanno ricoperto la cassa del morto con la terra ho pensato a quel buio (nero) sotto, ed una bella luce (il bianco) su da noi (oggi c'era un bel sole).
5 potrebbe essere proprio fine della memoria in senso e inzio della pazzia.
se invece ho voglia di ridere su questa immagine dico:
questo ci prende in giro tutti o.... ....
si fa delle masturbazioni celebrali. .
Saluti a tutti.
Forme ormai indefinite di ricordi andati.
Una luce lontana lascia ormai solo una
scia di emozioni.
Credo che l'arte sia l'interpretazione della realtà
e non solo la riproduzione fedele della stessa.
Una realtà che può essere esterna ma anche interna.
Per me è una magnifica immagine.
(Il titolo credo sia già una traccia)
Alberto, io intendevo un'altro angolo dedicato esclusivamente a questo, parallelo ad agorà ma con finalità diverse e sempre con la formula dell'anonimato.
caro Carlo, Agorà accoglie commenti tecnici e consigli ma nulla osta che si esprimano anche impressioni, sensazioni, emozioni...e difatti capita ed è una gran bella cosa che capiti, IMO. :-)
Non sarebbe male che invece di commenti tecnici o consigli sull'elaborazione, ci fosse una sezione dove ognuno esprime le proprie impressioni, come sta nascendo su questa foto, sarebbe da proporre.
Devo analizzare l'elaborazione di una poetica della memoria. Da ''Forse un mattino''...alle riflessioni di Deleuze su Bergson e Proust come esperienza del tempo e poi devo percorrere le prose della ''farfalla di Dinard.
giulia
allora:
abbiamo capito che è difficile, ermetica !
ma ci è stato chiesto, semplicemente, di cercare di esprimere cosa ci fa venire in mente e non di dire se è il caso di pubblicarla o se utile o se valida tecnicamente.....
quindi:
mi fa venire in mente un libro che viene sfogliato velocemente, un testo storico, una cosa di cui lentamente (in contrapposizione alla velocità dello scorrere delle pagine) si stà perdendo il ricordo (qui influenzato dal titolo)
........domani, per chi lo vorrà, invierò il numero di telefono del mio analista anche se, come potete notare, con me non ottiene grossi risultati....... :-))
Questa foto è una sequenza visiva, interpretata ed emozionale.
Non è fi facile lettura e probabilmente qulche parola in più nella descrizione d'intento da parte dell'autore avrebbe aiutato a capire di più e meglio.
Una di quelle foto criptate ed enigmatixìche che a volte riusciamo ad interpretae imemdiatamente, altre, come questa, rimangono dubbi.
Rimane, comunque, un ottimo BW.
Carlo
spesso una foto è frutto di sentimenti che solo l’autore può essere in grado di conoscere ed interpretare.
Allora mi chiedo se in questi casi è utile e necessario metterla in mostra..
senza condividere i sentimenti dell'autore come possiamo condividere una fotografia così ermetica??
Con tutta la buona volontà mi riesce difficile interpretare l'idea ed i sentimenti dell'autore che naturalmente rispetto pienamente !
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lucy franco 03/02/2009 9:17
La fine della memoria è il buio della ragione. Credo che la scelta del b/n abbia una ragione precisa, profonda, che va oltre la mera esigenza tecnica necessaria per la sperimentazione.E' il simbolo stesso dell'oblio che copre e soffoca, come una coperta ruvida, il ricordo da cui nasce la scelta di vita, la razionalità del vissuto, in fin dei conti le fondamenta portanti della nostra esistenza.
Questa immagine mi suggerisce questo: siamo quello che abbiamo vissuto, portiamo dentro il crisma del vissuto della nostra appartenenza all'Uomo in senso più assoluto.
La memoria è il setaccio preziosissimo che fa della nostra razionalità uno strumento di crescita, Nel buio dell'immagine, nello sfondo profondo, c'è l'oblio che tutto inghiotte. Nell'alone bianco dove i miei occhi percepiscono ciò che vive nel mio animo, c'è la speranza , il lume della verità.
La scritta in arabo, per me misteriosa nel suo significato, mi riporta ad un concetto vero quanto dolorosamente non scontato: siamo legati indissolubilmente tutti allo stesso destino. Che ha fattezze orientali, pelle scura o segni di un altro codice. Teniamolo presente, non siamo soli su questa terra, siamo UOMO
Lucy
giancarlo crocicchia 22/01/2009 13:27
Ammazza che discussione........produttiva però,allora mi cimento: La scrita in arabo mi da l'idea che ciò che vedo sia un fedele musulmano colto nell'atto di chinarsi per pregare il suo Dio, il movimento si percepisce dal mosso molto spinto e devo dire che anche se non è questa la " soluzione " al piccolo personale enigma, mi intriga pensare che così è.Donata Casiraghi 17/01/2009 10:42
Considerando la presenza delle lettere arabe in basso a destra, la prima cosa che mi viene è l'associazione della "lam" (lettera "L") idealmente tracciata dalla sagoma grigia.Alberto Cherubini Magni 16/01/2009 22:42
ho visto questa immagine ieri e ho pensato a cosa poteva..... far pensare .ebbene a tante cose dipende dallo stato d'animo:
1 mi fa pensare ad una volta che ero in un rifugio antiareo (ero piccolo) c'era tanto buio e ogni tanto una luce forte e grande, erano i bengala degli aerei. potrebbe esesre valido ora per i ragazzi palestinesi..
2 mi fa pensare a quando sempre da piccolo avevo il morbillo , la febbre quasi a 40° e in semidelirio vedevo delle luci.
3 una volta ho letto un libro di jon krakauer "Aria Sottile"
e se ben ricordo vi è narrata una situazione di grave pericolo a 8000 mt senza ossigeno, nella notte nera con il bianco della neve, e se avessi dovuto dipingere tale situazione forse ll'avrei dipinta così; tanto nero e del bianco in una irta salita.
4 oggi sono stato ad un funerale e quando hanno ricoperto la cassa del morto con la terra ho pensato a quel buio (nero) sotto, ed una bella luce (il bianco) su da noi (oggi c'era un bel sole).
5 potrebbe essere proprio fine della memoria in senso e inzio della pazzia.
se invece ho voglia di ridere su questa immagine dico:
questo ci prende in giro tutti o.... ....
si fa delle masturbazioni celebrali. .
Saluti a tutti.
Vincenzo Galluccio 15/01/2009 19:06
....afrodisiaca, come i nostri ricordiLuigi Riccitiello 14/01/2009 18:34
Forme ormai indefinite di ricordi andati.Una luce lontana lascia ormai solo una
scia di emozioni.
Credo che l'arte sia l'interpretazione della realtà
e non solo la riproduzione fedele della stessa.
Una realtà che può essere esterna ma anche interna.
Per me è una magnifica immagine.
(Il titolo credo sia già una traccia)
Carlo Atzori 13/01/2009 22:07
Alberto, io intendevo un'altro angolo dedicato esclusivamente a questo, parallelo ad agorà ma con finalità diverse e sempre con la formula dell'anonimato.Alberto Angelici 13/01/2009 20:53
caro Carlo, Agorà accoglie commenti tecnici e consigli ma nulla osta che si esprimano anche impressioni, sensazioni, emozioni...e difatti capita ed è una gran bella cosa che capiti, IMO. :-)Carlo Atzori 13/01/2009 19:05
Non sarebbe male che invece di commenti tecnici o consigli sull'elaborazione, ci fosse una sezione dove ognuno esprime le proprie impressioni, come sta nascendo su questa foto, sarebbe da proporre.Lionella la Greca 13/01/2009 18:07
Devo analizzare l'elaborazione di una poetica della memoria. Da ''Forse un mattino''...alle riflessioni di Deleuze su Bergson e Proust come esperienza del tempo e poi devo percorrere le prose della ''farfalla di Dinard.giulia
Alessandro Capotondi 13/01/2009 17:50
Un libro lontano,una pagina vuota,
un ricordo offuscato,
ed un cercare
un cercare di ricordare...
A me emoziona.
Carlo Atzori 12/01/2009 21:49
Bene: a me ricorda la sagoma di una gondola ed una vela spiegata...diciamo che anche con il mio analista avrete poche soluzioni.Tommaso Vicomandi 12/01/2009 20:47
allora:abbiamo capito che è difficile, ermetica !
ma ci è stato chiesto, semplicemente, di cercare di esprimere cosa ci fa venire in mente e non di dire se è il caso di pubblicarla o se utile o se valida tecnicamente.....
quindi:
mi fa venire in mente un libro che viene sfogliato velocemente, un testo storico, una cosa di cui lentamente (in contrapposizione alla velocità dello scorrere delle pagine) si stà perdendo il ricordo (qui influenzato dal titolo)
........domani, per chi lo vorrà, invierò il numero di telefono del mio analista anche se, come potete notare, con me non ottiene grossi risultati....... :-))
Carlo Atzori 12/01/2009 19:51
Questa foto è una sequenza visiva, interpretata ed emozionale.Non è fi facile lettura e probabilmente qulche parola in più nella descrizione d'intento da parte dell'autore avrebbe aiutato a capire di più e meglio.
Una di quelle foto criptate ed enigmatixìche che a volte riusciamo ad interpretae imemdiatamente, altre, come questa, rimangono dubbi.
Rimane, comunque, un ottimo BW.
Carlo
Renato Orsini 12/01/2009 18:30
spesso una foto è frutto di sentimenti che solo l’autore può essere in grado di conoscere ed interpretare.Allora mi chiedo se in questi casi è utile e necessario metterla in mostra..
senza condividere i sentimenti dell'autore come possiamo condividere una fotografia così ermetica??
Con tutta la buona volontà mi riesce difficile interpretare l'idea ed i sentimenti dell'autore che naturalmente rispetto pienamente !