Filadelfia #3
Nella stagione 1957-58 il Torino, denominato Talmone per via di una sponsorizzazione, si trasferisce allo Stadio Comunale: il trasferimento non è di buon auspicio, in quella stagione i granata trovarono una amara retrocessione: "recuperato" scaramanticamente al calcio giocato il glorioso stadio, il Toro trova immediato riscatto e promozione, e l'impianto continua ad essere utilizzato anche nelle stagioni a venire, ma l'abbandono per il calcio giocato è dietro l'angolo. L'ultima partita ufficiale venne disputata il 19 maggio 1963: Torino-Napoli 1-1, con gol per granata di Bearzot e per gli ospiti di Corelli; dalla stagione seguente i granata si trasferiscono definitivamente al "Comunale", che avevano iniziato ad utilizzare periodicamente tempo prima soprattutto per gli incontri di maggior richiamo.
Diventato campo di allenamento della prima squadra e della "Primavera", diventa una sorta di "marchio" di garanzia: per i giovani che arrivano alla prima squadra, essere uno "ragazzo del Filadelfia" è segno di compravata granatitudine. Il Toro vi seguita ad allenarsi sino al 1997, quando ormai decadente viene parzialmente abbattuto, sotto la spinta di Diego Novelli, in passato già sindaco della città, che si fa promotore di una Fondazione (a cui l'allora presidente del Torino Sergio Calleri aveva ceduto la proprietà) che attraverso l'abbattimento voleva proporre un progetto di ricostruzione, poi naufragato tra mille difficoltà burocratiche.
Successivamente si susseguono i passaggi di proprietà: Fondazione Filadelfia (Novelli) -> S.i.s. (Ergom).
Dalla S.i.s. -> Torino Calcio (di Cimminelli)
Dal Torino Calcio -> Città di Torino.
Di passaggio in passaggio sono state eliminati vincoli precedentemente imposti. Inoltre, contestualmente, veniva cambiato il piano regolatore introducendo alcune "varianti" e modifiche che hanno completato la trasformazione dell'area, svilendola (da un punto di vista storico-affettivo) ed elevandola (dal punto di vista commerciale). Quel che è certo è che si tratta di una gigantesca speculazione. Lo stadio si trova in una zona molto centrale e appetibile sul piano commerciale. Ovvio che più di una persona abbia posato gli occhi sull'area per poter edificare palazzi al posto del campo Torino. A parere comune non sembra dunque certo un caso se ogni volta che si propone di ricostruire lo stadio, arriva qualche consigliere comunale che trova qualcosa da ridire e fa naufragare il progetto.
- Stadio "Filadelfia" di Torino -
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