io non sono

Nel flusso delle relazioni e della mutevolezza delle cose, nessuna identità permane identica a se stessa, disgregandosi ogni singolarità in un unico tutto. Epperò, l’io non vuole scomparire e ci segue, aspettando di incarnarsi nell’egoismo, nell’invidia, nella gelosia.

(gino lom)

Commentaire 11

  • Maurizio Moroni (UKPhoto) 19/11/2013 20:37

    Come diceva Pascal nel postulare il suo adulto perfetto come un bimbo cresciuto in una caverna escluso da ogni qualsivoglia stimolo umano esterno... non vi può essere influenza che non rechi traccia ma altresì
    "siamo così presuntuosi che vorremmo essere conosciuti da tutta la terra e anche dagli uomini che verranno quando noi non saremo più"... alla fine questi due paradigmi che hanno come punto d'incontro le interazioni non possono che scontrarsi... purtroppo siamo ancora troppo poco evoluti perchè la ragione che vede un arricchimento dallo scambio possa prevalere sull'egoismo... e così alla fine per quanto veloce l'uomo possa correre il suo ego primordio lo raggiunge sempre... Chissà però che la speranza non sia il giusto propellente per l'allungo decisivo! Profondo simbolismo che ci porta al confronto con qualcosa che spesso ostinatamente neghiamo... la nostra vera natura! Molto bella! Maurizio :)
  • Pietro de angelis 02/11/2013 20:04

    Per non fare torto a nessuno...ma scherzo naturalmente...copio le considerazioni di Paola e Cris.
    Aggiungo solo sei grande...unico in questo genere fantastico.
    Se un giorno dovessi ritenere di farmi "leggere dentro" e fotografarne il "verdetto", verrei da te... senza alcun dubbio!
    Ciao Maestro.
  • ann mari cris aschieri 31/10/2013 10:33

    Riesci ogni volta a compiere ciò che è molto difficile per tutti gli artisti: superare te stesso.
    Aprire le tue immagini significa rimanere subito folgorati: è una gran fortuna avere buone idee e la capacità di trasmetterle con tanta immediatezza attraverso il segno grafico...
    Un linguaggio il tuo che si esprime con sinteticità e precisione, mettendo subito in azione le rotative cerebrali di chi osserva.

    Il primo pensiero che è venuto in mente a me guardando la foto e prima ancora di aver letto la didascalia, è che ciascuno di noi ha una proiezione di sé che quasi mai coincide con la realtà obiettiva.
    Come indica chiaramente l’immagine, l’ombra che rappresenta il nostro modo di riconoscerci è spesso deformata dalle nostre percezioni. Ci si può sopravvalutare o sottovalutare ma quasi mai si ha l'esatta proporzione di chi veramente si è e di ciò che realmente si fa, ed è anche questo il motivo per cui si vanno a cercare continue conferme negli altri...
    Succederà allora che chi si sottostima tenderà a considerare gli elogi altrui come adulazioni mentre chi si sovrastima resterà umiliato anche dalla minima critica.
    Quello che inoltre leggo è che Etheronym non abbandona la sua divisa neanche nel tempo libero, dimostrando simbolicamente la difficoltà di tutti a liberarsi del proprio ruolo sociale, con cui si è abituati ad essere identificati, e lasciar emergere la propria intima natura di Figlio dell’Universo.
    Lo spettro del “ti considero per quel che mi rappresenti più che per quel che sei” è qui molto ben suggerito…. una paura che ci accompagna lungo la vita con conseguenze a tutto campo.
    Ci sarebbe da parlarne per ore, perché l’immagine ti ha preso la mano e racconta assai più di quanto era inizialmente nelle tue intenzioni.
    Molto bene, inchino CIAo! cris
  • Vincenzo Galluccio 30/10/2013 12:02

    ...."l'io quando si incarna, lo fa con l'amore"....ma le tue fotografie sono sempre mai troppo grandi e mai troppo piccole per l'occhio che "sente"....e pensa.
  • GIANNI RIZZO 29/10/2013 16:45

    Stupefacente sono letteralmente affascinato. Complimenti e saluti. Gianni rizzo
  • cristian volpara 29/10/2013 13:03

    Il modello strutturale psicanalitico in forma fotografica...
    Beh....siamo oltre il concettuale qua...
    bisogna concepire una nuova sezione......
  • Rocco Carnevale 29/10/2013 12:33

    Sono grandi quei uomini che hanno imparato a dominare quell'"io" Probabilmente una di quelle cose più difficili per un uomo.
  • maria teresa mosna 29/10/2013 9:31

    Prima di tutto complimenti per questo tuo eccellente lavoro, hai la capacità di esprimere con semplicità e grande maestria il concetto che poi esponi nella descrizione.
    E' quasi "raggelante" quanto scrivi, per quanto è vero...
    Una buona giornata, Mt
  • alberto16-menuder 29/10/2013 9:01

    semplicemente bellissima -bravissimo
  • isabella bertoldo 29/10/2013 8:42

    ormai mi limito agli aplausi...mi paralizzo di fronte a tenta capacotà di espressione e di concetto..Ciao signor G e grazie per il soggetto proposto che mi vede parte in causa....

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