La lezione del bruco, ovvero la situazione abitativa come determinante di salute
Una rosa, fotografata nel cortile interno di alloggi popolari, a Trieste.
L'Azienda sanitaria locale ha in corso un progetto sulla salute di comunità, che pone la riqualificazione degli spazi abitativi fra le priorità.
Perché vivere in una rosa - lo sa persino un bruco - fa stare molto meglio che vivere in un cavolo: un cavolo di quartiere degradato..
A Carlo Pollaci, con stima e simpatia
Deborah.S. 18/08/2008 10:21
wow devo dire che e molto belloe un macro perfetto
ciao
Giorgio Golfieri 09/08/2008 18:33
Gran bella macro.Giorgio
Lola Martínez Sobreviela 07/08/2008 1:12
Estupenda imagen y reflexión.Saluti.
E-Punkt 05/08/2008 19:11
Everybody can writea lot of words in your language,
I can only express myself
in English,
so , all I can say is:
I like it - your flower.
LG Elfi
Fabricio Luiz Guerrini 05/08/2008 12:26
Caro Roby, anni addietro , intorno alla Lagoa Freitas di Rio de Janeiro furono costruiti alloggi popolari moderni per gli abitanti della favela vicina: in poco tempo essi ritornarono nella favela. Allora bisognerebbe verificare se il problema degrado non abiti più nella testa degli uomini che non nelle abitazioni. Fa riflettere il commento di Maria Teresa Mosna. Ciao FabricioAntonio Morri 05/08/2008 12:10
Ma qui c'è da riflettere!!!!.....Fa troppo caldo, bella foto! :-)
ferran petit 05/08/2008 9:45
une belle metaphoreSergio Zolessi 05/08/2008 5:57
Grande tutto, Roby: foto e didascalia.Alessandro Russo 05/08/2008 1:16
++++++++++++redfox-dream-art-photography 05/08/2008 0:19
Molto bella!!!Carla Paci 04/08/2008 22:50
molto bella la rosa ma più significatamente cio che ai voluto rapresentare sono molto d'accordo con quanto detto da Carlo lui lo dice per competenza ma è quello che anchio penso lavorare bene e lavorare male ci vuole lo stesso tempo perciò guardiamo di lavorare bene con un pò di armonia rendiamo anche il più semplice più accogliente comunque complimenti per tuttoCarlo Pollaci 04/08/2008 21:06
Grazie per la bellissima rosa (un fiore che amo e che mia moglie coltiva amorevolmente).Ancora più interessante è il commento che hai inserito: molto spesso migliorare la qualità delle abitazioni - e quindi della vita - non costerebbe praticamente niente, se non una maggiore qualità progettuale e una attenzione condivisa nei confronti della qualità dell'habitat da parte di tutti i soggetti preposti (compresi gli abitanti! che poi in ultima analisi subiscono le conseguenze di scelte superficiali e spesso scellerate).
Un esempio banale: per dipingere le pareti di una stanza occorre una latta di idropittura: possiamo aprirla e iniziare a dipingere (ovviamente di bianco) oppure, con un paio di euro in più acquistare delle boccettine di colore puro che, diluite col bianco, ci consentiranno di personalizzare la stanza. Il costo è rimasto praticamente uguale, il risultato finale sicuramente no. Certo non è facile accoppiare bene i colori, ma i progettisti sono pagati anche per questo e al limite meglio sbagliare con i colori che appiattirsi su uno squallido non colore.
Discorso analogo può farsi per il cosiddetto "verde". Si può delegare il compito all'Impresa, che farà praticamente la "spesa" al vivaio senza un particolare criterio. Con la stessa somma, si potrebbe allestire un piccolo dignitosissimo giardinetto condominiale ...
... beato il bruco!
maria teresa mosna 04/08/2008 21:04
Il bruco però si è già mangiato qualche petalo!!!!Ciao Roberto!
Maria Teresa
Max Sartori 04/08/2008 21:02
Come al solito gli alloggi popolari si lasciano degradare per poi parlare di riqualificazione...Massimo
adriana lissandrini 04/08/2008 19:31
Ecco l'altra faccia dell'amico Roby...per chi crede che ci sia solo gioco e leggerezza nella vita di una persona...invece c'è tanto impegno, dal quale talvolta bisogna proprio evadere...
E' bella la tua lezione (ed anche la tua rosa con abitante felice), Roby, speriamo che sia poi messa in pratica realmente, ma ho i miei dubbi.
Adriana