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Tonino Leone


Free Account, Ferrara

Mia madre

IL VENTO L’ACCAREZZAVA,
IL SOLE LE ILLUMINAVA GLI OCCHI E LE RENDEVA LA PELLE SCURA,
LUNGHE TRECCE, UN SORRISO PROROMPENTE,
PANNI POVERI ADDOSSO.
LUNGHE CORSE TRA L’ERBA, A PIEDI NUDI.
ECCO, LA MIA PICCOLA MAMMA LA VEDO AD OCCHI CHIUSI,ADESSO.
LA GUARDO ORA,DISADORNA DI DENTI EPPUR SORRIDE,
SQUALLIDA NELLE CARNI MA FIERA NEL PORTAMENTO,
LA CHIOMA BIANCA E SPORCA E LA MENTE CHE NON SI ACCORGE DI NIENTE.
LEI CHIEDE RISPETTO, LO IMPLORA,LO DESIDERA,
INTANTO, SORRIDE ALLA PICCOLA FIGLIA,
CHE EBBE E NON HA PIU’,
LE STRINGE FORTE LA MANO E
ASSIEME VANNO DOVE IL VENTO ACCAREZZA E IL SOLE ILLUMINA.

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