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NON SONO PAZZO (CREDETEMI)

NON SONO PAZZO (CREDETEMI)

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NON SONO PAZZO (CREDETEMI)


Believe me: I'm not crazy

Van Gogh Alive
foto e digiart amc

http://youtu.be/PsxfvwuCqxo

Commentaire 8

  • Fabricio Luiz Guerrini 26/02/2014 11:22

    Splendido lavoro. altamente drammatico. Lui è vivo, lì, dietro alle sbarre, con tutta la sua forza e la sua follia.
    Brava
  • Carlo Fontana 18/02/2014 17:07

    secondo me ... 'nu pocchetto..., ma si dice che gli artisti lo siano tutti...: Cris, attenta!!! CF ciaooo!
  • marisa marcellini 17/02/2014 23:15

    Ti ringrazio, come ti ho detto per me è stato come immergermi nella sua pittura che tanto amo. Forse per una purista come te sarà stato diverso, ma io che condivido la sua lucida surreale fantasia mi sono goduta quel volo di corvi.
  • Antonio Principato 17/02/2014 20:02

    Che spettacolo ... emozionante, una elaborazione che va oltre l'intensa interpretazione di questo sguardo, bravissima Cris, complimenti !!!
  • Stefano Cavazzini 17/02/2014 9:00

    bel lavoro, molto emozionale, lo sento particolarmente forse perché spesso cerco di convincere il mio io cosciente della stessa cosa
    ciao Cris
  • adriana lissandrini 16/02/2014 22:15

    sottoscrivo........ammirata dal tuo lavoro, supina davanti a Lui....
  • Carlo.Pollaci 16/02/2014 19:11

    Soprattutto negli autoritratti Vincent ha messo a nudo la sua anima. Ne ha realizzati moltissimi, e ognuno riflette non tanto uno stato d'animo (che può essere effimero) quanto la sua condizione umana in un periodo di vita ben preciso. Anche per questo il loro stile è alquanto variegato: pennellate larghe, pastose, e probabilmente anche ditate (come in questo caso), ovvero pennellate parallele, più corte e nervose.
    Il tratto che più prende il cuore è lo sguardo, sempre puntuto, quasi mai sereno, spesso inquieto.

    La tua elaborazione, Ann Mari Cris, va al di la dell'immagine di Van Gogh che tutti credono di conoscere, e coglie, secondo me, il dramma di un uomo e un artista pienamente consapevole della validità del proprio lavoro (che descriveva minuziosamente nelle lettere al fratello Teo), come pure delle proprie angosce mentali.

    Una immagine che non lascia indifferenti...