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"Perdere la testa" di Alberto Angelici

"Perdere la testa" di Alberto Angelici

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"Perdere la testa" di Alberto Angelici

Preparazione dei manichini in un negozio del Centro.
Foto scattata al volo attraverso il cristallo della vetrina, cercando di evitarne i riflessi, angolando la fotocamera rispetto al vetro.

di Alberto Angelici

Commentaire 8

  • Carlo Atzori 01/12/2008 20:59

    Donata, ammiro la tua sconfinata fantasia, probabilmente ho perso questo bellissimo dono, ma a me sinceramente non trasmette tutte queste infinite sensazioni....
    Chiedo scusa all'autore, non ho nulla contro nessuno, ma non mi arriva proprio, neanche con le bellissime spiegazioni di Donata.
  • Donata Casiraghi 30/11/2008 11:26

    Sto riguardando l'immagine, e di nuovo vedo ciò che mi aveva colpita già a prima vista: un tipo che perde la testa... per un corpo senza testa (leggasi: senza sentimenti). Avete presente quando ci si innamora di qualcuno che "non ci fila" per niente?
  • Marco Agazzi 29/11/2008 11:38

    Dove sta il surreale? Il surrealismo, infatti, è un processo dell'inconscio, quella parte di noi che emerge durante i sogni, emerge anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri e immagini senza freni inibitori e scopi preordinati. Qui non vediamo nulla di onirico nè di introptettivo. Uno scatto bello nella sua immediatezza ma privo di quelle caratteristiche espresse dall'autore.
  • Donata Casiraghi 27/11/2008 21:54

    A me è piaciuta particolarmente la differenza di "vitalità" - se così si può dire - fra il manichino e il commesso che ci sta lavorando. Ho trovato significativo il coinvolgimento dell'uomo, con tanto di effetto mosso a una gamba, e quel voler quasi prendere per mano l'inanimata sagoma umana.
    Che si trattasse di un manichino l'ho dedotto dal piedistallo, aplomb impeccabile, spalla della giacca un po' vuota, mano riprodotta artificialmente con tipica semichiusura delle dita, e dalla presenza di un altro manichino maschile sulla sinistra, ma soprattutto dalla mancanza di "dialogo fisico" nei confronti del commesso.
    In questi casi di scatti "candid" ci si trova a compiere la scelta di fare il click su quel preciso attimo, trascurando per forza di cose l'ottimizzazione di ogni aspetto tecnico.
  • Carlo Atzori 27/11/2008 0:59

    ?????
    il mistero, con la spiegazione dell'autore, diventa ancora più fitto....
    In effetti Carla mia ha fatto notare che si tratta si un manichino non di una cliente e il commesso quindi sta osservando il suo lavoro di vestizione....domanda: dove sarebbe questo surrale alla Dalì???
    Se questo voleva essere il massaggio, non basta inserire una foto nel canale FOTO CONCETTUALE o steeet per desciverla poi in questo modo, il concetto od il soggetto qual'è????
    Ancora non capsico.
  • Maricla Martiradonna 26/11/2008 14:05

    RISPOSTA DELL'AUTORE:

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    "I tagli che la foto presenta si sono resi indispensabili per le ridotte dimensioni  del campo visivo e non originano da scelte di tipo estetico-formale dell'autrice/ore.
    L'immagine vuol'essere  testimonianza di come a volte il surreale alla Dalì possa nascere dal casuale e trovare spazio nella nostra quotidianità.
    I riflessi ben visibili sono dovuti alla presenza del cristallo e il tentativo di ridurli il più possibile ha ulteriormente condizionato il punto di ripresa".
    -----------------------------------------------------------------------

  • Carlo Atzori 26/11/2008 13:11

    Immagino che sia un discorso ironico, perdere la testa da parte del commesso che osserva o del manichino senza testa sulla parte sx della foto.
    Questa foto ha troppi difetti tecnici, troppi tagli inutili ed è troppo confusa, il soggetto alla fine non capisco quale sia...il BW è accettabile come viraggio, ma non recebile il messaggio inserito dentro...
    Un mistero.
    CArlo
  • Aldo Feroce 26/11/2008 11:28

    non riesco a capirla ...sono 2 giorni che la osservo e ppure non riesco proprio!!!