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Simone Marchegiani


Free Account, Cingoli

Strane forme

In vetta al Monte San Vicino, avvolto dalle nuvole, un atmosfera magica e cupa allo stesso tempo, scarsissima visibilità, solo il rumore del vento e la nebbia delle nuvole, di colpo le nuvole si diradano, per un attimo esce il sole, e tra le nuvole sembra apparire un volto.
Da tempo immemorabile esiste un proverbio legato al San Vicino, che aiutava nella previsione del clima durante l'inverno. Esistono due versioni del proverbio. La prima recita: Se San Vicino si mette il cappello, vendi le capre e compra il mantello; se San Vicino si mette le brache, vendi il mantello e compra le capre. Il cappello e le brache (calzoni) sono le nuvole che vanno a coprire, rispettivamente, o la cima del monte o la sua base, lasciando la cima visibile; nel primo caso si prevede che pioverà, nel secondo che sarà bel tempo. In tempi recenti la parola "mantello" è stata sostituita dal più moderno "ombrello". La seconda versione è quella riportata dagli anziani di Frontale di Apiro, ultimo paese alle pendici del monte, ed è forse la più veritiera: Se San Vicino mette il cappello, vendi la capra e compra il mantello; se San Vicino sbraca, vendi il mantello e compra la capra. Gli anziani del paese dicono che il cappello non è riferito alle nuvole, ma alla prima nevicata dell'inverno: se questa coprirà solo la parte superiore della montagna (a mo' di cappello!) l'inverno sarà freddo e rigido (vendi la capra e compra il mantello); se, invece, la prima nevicata sbracherà, ovvero si "allargherà troppo", la neve interesserà non solo la cima della montagna, ma anche il paese (vendi il mantello e compra la capra, perché l'inverno non sarà rigido).

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