Tagli e ritagli, invece della fonderia ( a Pesaro) (da Tra Arte e Mestiere)
Mai, come oggi, ritorna attuale una celebre affermazione di Eraclito: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", per cui a conferma di questo, anche gli avanzi industriali, nuovamente assemblati in forme di fantasia possono sembrare realizzazioni di moderna scultura!
Risulta sicuramente affascinante pensare che a gran parte del materiale di consumo gli si possa ridare nuova vita, spesso abbinandolo a prodotti di scarto o avanzi di lavorazioni precedenti, trasformandolo in creazioni tridimensionali dal valore artistico e funzionale.
Quindi una nuova vita attende queste spesse lamiere dopo aver subito dei tagli al "plasma o al "laser", da dove sono stai recuperate delle forme che una volta lavorate faranno parte di molti prodotti per l'utilizzo di tutti i giorni.
Quel che ne rimane sono queste lastre forate che opportunamente assemblate secondo le idee di qualche illuminato professionista del settore, con vocazione artistica e con l'estro di comporre qualcosa di unico e particolare, persone sensibili quindi verso la pratica del riuso.
Nel nostro immaginario ricordiamo ancora quelle classiche figure dei "ferrivecchi": quell'umile mestiere, passavano di porta in porta per procurarsi il vivere giornaliero, li ricordiamo alla guida di carretti o motocarri scassati pieni di reti da letto e qualunque altro materiale che trovavano abbandonato sulle strade.
Ma spariti ormai questi caratteristici personaggi, sono nati specifici mestieri; dei veri professionisti, diversificati per ogni genere di metallo, che, opportunamente convertiti, consentiranno di recuperare materiali che torneranno ad essere materia prima.
Così sempre più spesso capita che grazie alla lungimiranza di persone che del lavoro hanno fatto la loro ragione di vita, questi si impegnano ad arredare anche l'esterno dei loro luoghi di attività, facendola conoscere a chiunque passi, e riuscendo pure a donare una luce artistica ed elegante alle proprie produzioni.
Questo genere di arredi, anche se singolari, sono uno dei mezzi necessari per l'informazione, la comunicazione e la sensibilizzazione della gente alle nuove tendenze contemporanee, cercando di percorrere la strada del riuso e del riciclo, sempre al fine di migliorare anche le nostre condizioni ambientali.
Solo di recente si è iniziato a rivalutare e recuperare le tante sfaccettature del nostro mondo industriale, collegando la testimonianza e la storia della produzione lavorativa: un modo per avviare tutti verso una chiave di lettura preziosa della nostra vita economica e culturale.
E' questa una sensibilità che porta ad un miglioramento della qualità estetica delle fabbriche, tentando di uscire dalle forme standardizzate di enormi scatoloni dall'atmosfera tetra, così da formare un collegamento tra industria, artigianato, scultura e pittura; dove tutte queste forme d'Arte saranno una cosa sola: Architettura!
Renzo Baggiani 05/05/2015 17:47
Interessantissimo!marisa marcellini 30/04/2015 12:05
Sempre interessanti i tuoi scatti e le tue argomentazioni, ciaofurio dolfin 29/04/2015 11:34
con un po' di fantasia e pazienza tutto si trasforma ,complimenti bella immagine e opera interessante ,ciao ,furioalberto16-menuder 29/04/2015 9:26
un ottima ripresa complimentiLucia Durante 28/04/2015 22:26
Sembrerebbe una macchina infernale o una creazione futurista (macchina, potenza, velocità) che sarebbe piaciuta a Marinetti. Interessanteclaudine capello 28/04/2015 19:13
siamo a l era del riciclaggio ....in tempo di crisi diventa normale !!! complimenti un esempio fantastico di una persona che di sicuro ha l anima di un artista ! cl