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Via col vento

Villasimius, splendida giornata di fine settembre.
(un grande grazie a Franco Farina per i preziosissimi suggerimenti :-)

Commentaire 11

  • maria teresa mosna 22/10/2011 17:52

    Bella bella e allegra! ...assomiglia molto....ciao, Mt
  • Geo Portaluppi 17/10/2011 13:28

    In prima battuta m'era sfuggita l’arguta battuta di Franco Farina, perché non guardo mai il titolo che l'autore, in questo caso l’autrice, attribuisce alla foto. Preferisco lasciarmi cullare dalle emozioni che trasmette l'immagine. La prima considerazione poggia sulla maestria che ha il mare sardo nel colorare l'acqua nei dintorni della Sardegna, sfumandola in mille ravvicinate tonalità che conferiscono al suo panorama un senso di meraviglia (alcuni colori sono irriproducibili) ma anche, come retro gusto, un senso di nostalgia. E infatti il soggetto in primo piano comunica una velata nostalgia. L'ardita onda di spuma bianchissima s’erge prepotente, guizzando spavalda a partire dalla destra della foto, venendo così, la sua base, a tracciare una prima riga di lettura. La cresta spumosa è compatta e si staglia vanitosa per un tempo, congelato dallo scatto, che pare non debba finire mai, ma poi rapida s'incurva e si inabissa sulla tavola che spicca per contrapposto colore, e termina prima ancora di uscire dall'inquadratura. C’è ancora un tratto prima che l'atleta esca dal campo e scompaia come è giusto che sia, così come fa gaglioffa la vita, che per lungo cammino ci accompagna spumeggiante, e quando si trova all'apice pare non debba concludersi mai, tanto è viva e illusoria quell'onda, ma poi un ghigno satanico effigiato nel rosso galleggiante ci ricorda che tutto è caduco, inafferrabile, come la sfocata linea delle scogliere, la seconda riga di lettura, che si dilegua nell'indistinto, nell'assenza di conoscenza. Tra l'atleta e le rupi c'è tutta la profondità del mare che ci pare invalicabile. Ma per fortuna, forse sarà l’immancabile farina del diavolo, c’è Franco che rinnovella Rossella, che esce sulla soglia di casa e guarda le squadrate spalle di Rhett Butler, alias Clark Gable, allontanarsi nella rossastra sera infuocata. Una lacrimuccia ma il volto della donna subito si illumina ispirata dicendo: «Tara, a casa, a casa mia e troverò un modo per riconquistarlo, dopotutto domani è un altro giorno.»
  • Carlo Schicchio 14/10/2011 9:32

    Gran bella immagine dinamica complimenti carlo
  • Andrea Minichini 09/10/2011 16:26

    roba da professional:-)
  • Angelo Facchini 09/10/2011 14:41

    Bella Maricla, foto di gran livello. :) Angelo
  • Tommaso Vicomandi 09/10/2011 13:31

    Maricla..... !!!!!
    il prossimo anno ti aspettiamo al colossal photocontest di sport plein air qui a Roma....
    fotografa ed atleta è ovvio
  • Franco Farina 09/10/2011 10:42

    Non mi assumo nessuna responsabilità per questa foto e ti diffido dal citarmi.
    Ti avevo detto di mettere in post anche Rossella O'Hara e tu non hai voluto!
    :-)
  • Gregorio Tommaseo 09/10/2011 9:55

    Perfettamente eseguita.
  • Monique Leone 09/10/2011 9:24

    ah però !!!!
    mi piace una bella inquadratura....
    quoto Ivano :-)))))
  • gaetano raimondo 09/10/2011 9:18

    Ottimo scatto. Complimenti.
  • Ivano Cheli (1) 09/10/2011 9:00

    Ah che bella! Mi dai tante soddisfazioni :-)

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Dossier Mare, cielo
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