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Grazie a tutti per il tempo dedicatomi.
Ero certo che bravi fotografi avrebbero "riconosciuto" una fotografia fatta bene: qui il punto di equilibrio dei diversi punti di vista, qui il punto fermo di una discussione che non puo' essere infinita: una buona foto è riconoscibile sempre e comunque se "si sa di cosa si parla" e se ci si libera da una "disonestà affettiva", se si è liberi di godere di un piacere suscitato da altri. L'interpretazione di ciò che è dentro la foto appartiene al "sé" di ognuno di noi, ma la forma del racconto non è discutibile all'infinito, è una scelta di stile e di contenuti. Scattare in una strada buia, con una piccola compattina con un tempo di 1/25 mentre si cammina incontro al soggetto vuol dire avere chiaro quello che si vuole fare. Non è uno scatto venuto per caso o venuto immediatamente, ci ho provato per piu' sere e con tempi di esposizione differenti, poi la fortuna dell'uomo incontrato, l'esercizio dello scatto ripetuto, ed ecco la fotogtrafia che state guardando: non un capolavoro ma un buon esempio di fotografia. La bellezza è altra cosa.
Caro Carlo,
qualche settimana fa ho scambiato un prete di faccia per "un prete di spalle", ed ad accorgetene dell'errore sei stato tu: che faccio, mi sparo?
Siamo qui per guardare le foto degli uni e degli altri, capita a volte che lo sguardo sia affaticato, basta fermarsi piuttosto che chiudere la porta alla visione, per cui aspetto di sentire ancora la tua voce, unica ed inconfondibile.
Un racconto degno del miglior E.A.Poe.
Sarà per il contrasto netto e asciutto tra bianco e nero,
con tutta la simbologia che si può tirar dietro,
sarà l'ambientazione familiare,
una stradina tipicamente italiana,
ma allo stesso tempo resa poco rassicurante dalla tecnica fotografica usata,
insomma un mix perfetto di mistery e fotografia.
Daniela
Una meraviglia visiva.
Un'immagine che sta molto sulle mie corde..ma che non sono in grado di produrre...
Non so cosa ci facevi ad Alessandria,città che dista a pochi km da dove vivo e che trovo completamente priva di poesia,ma sicuramente la foto è di grande impatto.
In questo mosso,nella malia che crea,c'è tanto dell'interesse per questa immagine....un varco nello spazio e nel tempo....
Non sono minchiate! Dal punto di vista emozionale la lettura non può essere che individuale e soggettiva, perchè, esattamente come dici tu, è strettamente legata al nostro vissuto.
Ci sono delle immagini che possono emozionare me e nessun altro, altre che alla maggioranza di spettatori emanano una sensazione piacevole, mentre ad una sparutissima minoranza la senzazione è spiacevole: dipende dai nostri ricordi, dal nostro vissuto.
Nel caso dell'immagine di Vincenzo la sensazione può essere di calma e pace.. soli nella notte silenziosa, in pace con i propri pensieri, la luce in fondo che dà sicurezza; o può essere di sconfinata solitudine: un uomo da solo, nella notte, mentre nelle case tutti sono riuniti al calore degli affetti famigliari ....
Può essere anche il vuoto assoluto di sensazioni e tutte e tre le visioni non potrebbero che essere indiscutibili, perchè soggettive.
ALtro discorso è quello sulla tecnica, sul mosso, sulla gamma di grigi ecc...
;-))
Soggetto e scena (una street notturna) molto banali...
Ma in casi come questo, a fare la differenza, sono le modalità di esecuzione scelte dal fotografo e le proprie intenzioni interpretative (composizione, mosso controllato e b/n deciso di ottima qualità).
La foto è decisamente gradevole, cattura l'attenzione...
Il luogo, la scena, l'atmosfera, le sensazioni sono partecipate... varcano i confini dell'immagine stessa e arrivano all'osservatore.
Con poco... molto. Cosa chiedere di più...
Interessante per me..... un taglio verticale per indirizzare e leggere bene, un bn bello quanto inevitabile qui.
Mi piace quando una foto fa pensare, immaginare, quando ti trasporta in una dimensione parallela....... forse quella che vuoi tu............
Saluti
Ciao Vincenzo, una scena interessante, dal profondo si intravede una figura umana, una figura confusa ma leggibile, una scena movimentata in un movimento palpabile, reale, un bn deciso, di quegli che lasciano il segno, di quegli che non passano inosservati.
Io non sono un fanatico del bn, mi rendo conto però quando ci vuole e con che intensità, qui direi che è il bn che fa la differenza e trasforma a "valore aggiunto" il concetto da te espresso.
Bel lavoro, mi piace.
Spiacente Vincenzo, ma niente critiche! Sono dello stesso parere di Eras e di Paola: è un genere di foto che senti o non senti ed io lo sento.
Indefinita, con neri profondi: è riprendere quasi l'anima del momento, del luogo, dello stesso soggetto, non la sua "realtà" fisica .. che poi dovremmo capire cos'è la realtà, ma il discorso sarebbe lunghissimo. E' fermare uno sguardo lanciato con la coda dell'occhio. Io credo che la realtà fisica spesso "copra" la vera essenza delle cose e per cercarla bisogna togliere leggibilità ai tratti .. un po' come la differenza tra bn e colore.... togli in realtà per dare qualcosa. D'altra parte il "togliere" in fotografia è l'insegnamento primario, proprio per dar risalto, armonia, leggibilità a quel poco (ma essenziale) che resta.
Altra cosa è la costruzione dell'immagine e questa mi pare più che ottima:linee che portano alla luce, soggetto posizionato al punto giusto, nel momento giusto, quando una luce di spalle ed di fianco lo portano ad essere visibile.
Ottima imamgine, anche emotivamente ... trovatene un altro per le bastonate ;-)))))
Questi contrasti tra neri e bianchi così forti sono sempre molto belli, molto emotivi..il mosso dà sempre un senso di qualcosa di non definito, quindi fa sì che le emozioni possano spaziare ovunque..mi piacciono molto l'atmosfera cupa della foto, cupa come quell'ombra in movimento, e il mosso della strada, come se non ci fosse più un punto di partenza, né un punto di arrivo, che ci appare nero, oscuro..una fotografia molto bella
Esattamente 1 anno fa ero in giro per Alessandria, di sera, con la piccola Olympus, io mi muovevo e lei si muoveva con me, in cerca di ombre leggibili e utili luci...aspetto i vostri pareri e non preoccupatevi di essere "cattivi".
A presto.
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Dragomir Vukovic 08/10/2014 3:50
excellent !!!Vincenzo Galluccio 24/10/2012 20:34
Grazie a tutti per il tempo dedicatomi.Ero certo che bravi fotografi avrebbero "riconosciuto" una fotografia fatta bene: qui il punto di equilibrio dei diversi punti di vista, qui il punto fermo di una discussione che non puo' essere infinita: una buona foto è riconoscibile sempre e comunque se "si sa di cosa si parla" e se ci si libera da una "disonestà affettiva", se si è liberi di godere di un piacere suscitato da altri. L'interpretazione di ciò che è dentro la foto appartiene al "sé" di ognuno di noi, ma la forma del racconto non è discutibile all'infinito, è una scelta di stile e di contenuti. Scattare in una strada buia, con una piccola compattina con un tempo di 1/25 mentre si cammina incontro al soggetto vuol dire avere chiaro quello che si vuole fare. Non è uno scatto venuto per caso o venuto immediatamente, ci ho provato per piu' sere e con tempi di esposizione differenti, poi la fortuna dell'uomo incontrato, l'esercizio dello scatto ripetuto, ed ecco la fotogtrafia che state guardando: non un capolavoro ma un buon esempio di fotografia. La bellezza è altra cosa.
Vincenzo Galluccio 24/10/2012 19:41
Caro Carlo,qualche settimana fa ho scambiato un prete di faccia per "un prete di spalle", ed ad accorgetene dell'errore sei stato tu: che faccio, mi sparo?
Siamo qui per guardare le foto degli uni e degli altri, capita a volte che lo sguardo sia affaticato, basta fermarsi piuttosto che chiudere la porta alla visione, per cui aspetto di sentire ancora la tua voce, unica ed inconfondibile.
DANIELA Pasquetti 24/10/2012 13:34
Un racconto degno del miglior E.A.Poe.Sarà per il contrasto netto e asciutto tra bianco e nero,
con tutta la simbologia che si può tirar dietro,
sarà l'ambientazione familiare,
una stradina tipicamente italiana,
ma allo stesso tempo resa poco rassicurante dalla tecnica fotografica usata,
insomma un mix perfetto di mistery e fotografia.
Daniela
cristian volpara 23/10/2012 21:46
Una meraviglia visiva.
Un'immagine che sta molto sulle mie corde..ma che non sono in grado di produrre...
Non so cosa ci facevi ad Alessandria,città che dista a pochi km da dove vivo e che trovo completamente priva di poesia,ma sicuramente la foto è di grande impatto.
In questo mosso,nella malia che crea,c'è tanto dell'interesse per questa immagine....un varco nello spazio e nel tempo....
Rosalba Crosilla 23/10/2012 18:31
Non sono minchiate! Dal punto di vista emozionale la lettura non può essere che individuale e soggettiva, perchè, esattamente come dici tu, è strettamente legata al nostro vissuto.Ci sono delle immagini che possono emozionare me e nessun altro, altre che alla maggioranza di spettatori emanano una sensazione piacevole, mentre ad una sparutissima minoranza la senzazione è spiacevole: dipende dai nostri ricordi, dal nostro vissuto.
Nel caso dell'immagine di Vincenzo la sensazione può essere di calma e pace.. soli nella notte silenziosa, in pace con i propri pensieri, la luce in fondo che dà sicurezza; o può essere di sconfinata solitudine: un uomo da solo, nella notte, mentre nelle case tutti sono riuniti al calore degli affetti famigliari ....
Può essere anche il vuoto assoluto di sensazioni e tutte e tre le visioni non potrebbero che essere indiscutibili, perchè soggettive.
ALtro discorso è quello sulla tecnica, sul mosso, sulla gamma di grigi ecc...
;-))
- René - 23/10/2012 10:50
Soggetto e scena (una street notturna) molto banali...
Ma in casi come questo, a fare la differenza, sono le modalità di esecuzione scelte dal fotografo e le proprie intenzioni interpretative (composizione, mosso controllato e b/n deciso di ottima qualità).
La foto è decisamente gradevole, cattura l'attenzione...
Il luogo, la scena, l'atmosfera, le sensazioni sono partecipate... varcano i confini dell'immagine stessa e arrivano all'osservatore.
Con poco... molto. Cosa chiedere di più...
Paride Pierini 23/10/2012 9:26
Interessante per me..... un taglio verticale per indirizzare e leggere bene, un bn bello quanto inevitabile qui.Mi piace quando una foto fa pensare, immaginare, quando ti trasporta in una dimensione parallela....... forse quella che vuoi tu............
Saluti
Marco Lascialfari 22/10/2012 22:30
Ciao Vincenzo, una scena interessante, dal profondo si intravede una figura umana, una figura confusa ma leggibile, una scena movimentata in un movimento palpabile, reale, un bn deciso, di quegli che lasciano il segno, di quegli che non passano inosservati.Io non sono un fanatico del bn, mi rendo conto però quando ci vuole e con che intensità, qui direi che è il bn che fa la differenza e trasforma a "valore aggiunto" il concetto da te espresso.
Bel lavoro, mi piace.
Rosalba Crosilla 22/10/2012 19:45
Spiacente Vincenzo, ma niente critiche! Sono dello stesso parere di Eras e di Paola: è un genere di foto che senti o non senti ed io lo sento.Indefinita, con neri profondi: è riprendere quasi l'anima del momento, del luogo, dello stesso soggetto, non la sua "realtà" fisica .. che poi dovremmo capire cos'è la realtà, ma il discorso sarebbe lunghissimo. E' fermare uno sguardo lanciato con la coda dell'occhio. Io credo che la realtà fisica spesso "copra" la vera essenza delle cose e per cercarla bisogna togliere leggibilità ai tratti .. un po' come la differenza tra bn e colore.... togli in realtà per dare qualcosa. D'altra parte il "togliere" in fotografia è l'insegnamento primario, proprio per dar risalto, armonia, leggibilità a quel poco (ma essenziale) che resta.
Altra cosa è la costruzione dell'immagine e questa mi pare più che ottima:linee che portano alla luce, soggetto posizionato al punto giusto, nel momento giusto, quando una luce di spalle ed di fianco lo portano ad essere visibile.
Ottima imamgine, anche emotivamente ... trovatene un altro per le bastonate ;-)))))
Paola Ortolani 22/10/2012 18:19
Questi contrasti tra neri e bianchi così forti sono sempre molto belli, molto emotivi..il mosso dà sempre un senso di qualcosa di non definito, quindi fa sì che le emozioni possano spaziare ovunque..mi piacciono molto l'atmosfera cupa della foto, cupa come quell'ombra in movimento, e il mosso della strada, come se non ci fosse più un punto di partenza, né un punto di arrivo, che ci appare nero, oscuro..una fotografia molto bellaVincenzo Galluccio 22/10/2012 12:35
Esattamente 1 anno fa ero in giro per Alessandria, di sera, con la piccola Olympus, io mi muovevo e lei si muoveva con me, in cerca di ombre leggibili e utili luci...aspetto i vostri pareri e non preoccupatevi di essere "cattivi".
A presto.
Vincenzo Caniparoli 19/07/2012 19:37
La bellezza di questo notturno parla da solaEnrico Doria 24/11/2011 15:03
bellissima!Alberto Valente 09/11/2011 0:09
uno studio ben realizzato...