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Geo Portaluppi


Free Account, Vigevano

Il rasoio di Occam

Tranquillizzatevi! Non intendo tagliarmi la gola e neppure brandire il pugnale, prestatomi solo per questa foto, al raduno di Vigevano del 21 giugno. Sto scimmiottando il modo di radersi di alcuni eroi del west, come il sognante Gary Cooper, o il roccioso Kirk Douglas o il raffinato Stewart Granger, perché è del rasoio che favello, e precisamente di quello di Occam che, assente giustificato, è da me sostituito perché gli somiglio un poco.
William of Ockham, italianizzato in Guglielmo di Occam, fu un frate francescano inglese nato tra il 1280 e il 1290 nella contea del Surrey, vicino a Londra. Studiò a Oxford teologia e filosofia, materie che poi insegnò, sempre nella stessa università, fino al 1324 quando venne accusato di eresia dall’Inquisizione e processato per direttissima ad Avignone.
Fu colto da gran magone quando 51 sue enunciazioni teologiche furono condannate da papa Giovanni XXII, che scomunicò il nostro frate, reo difensore della povertà evangelica e francescana (mai fare i conti in tasca ai potenti!). Ma tralascio le tribolate sue vicende personali, ci condurrebbero altrove, e neppure cito le pesanti (anche se interessanti) deduzioni a cui porta il suo pensiero, giacché se lo facessi, anche se ambasciator non porta pena, la testimoniante mia penna mi alienerebbe le poche simpatie acquisite su questo sito. Qui considero solo il principio metodologico, caro agli astronomi, noto come “rasoio di Occam”: "A parità di fattori la spiegazione più semplice tende a essere quella veritiera".
Occam è un fondamentale punto di riferimento in quanto fa da spartiacque tra l’antico e il nuovo. Allievo di Duns Scoto, considerato l'ultimo pensatore della scolastica medievale, ne sviluppa il pensiero e dà forma alla metodologia moderna. Con Occam si conclude la scolastica, cioè la filosofia cristiana medioevale voluta da Carlo Magno con la fondazione ad Aquisgrana della “Schola palatina”, per diffondere l’istruzione con l’insegnamento dei classici e la loro preservazione mediante la ricopiatura dei testi antichi compiuta da monaci benedettini.
Fra Guglielmo, nel lontano suo secolo, si rese conto che occorreva una affilata lama per tagliare via gli inutili ragionamenti di cui si ammanta una presunta cultura. Egli introdusse la regola basata sulla economia dei concetti e passò alla storia come il “dottore invincibile” e il “venerabile iniziatore” e con il suo rasoio tagliò e sfrondò le oscure elucubrazioni che angustiavano la vita dei cittadini per il tornaconto del papato e dell’impero, in quanto l’uno e l‘altro sostenevano che il loro potere e il diritto di riscuotere tributi e gabelle proveniva da Dio direttamente. Fu invero una grande mente.
Ma nei secoli le complicazioni persistono come l’edera che, dove si attacca… fa morire il cittadino oppresso dall’eccesso del complesso. Sempre attuale e necessario è un pugnale dalla lama affilata per tagliare concetti ridondanti e, in particolare, l’antica piaga chiamata U.C.C.I., acronimo di: “Ufficio Complicazioni Caparbiamente Inutili”.
Il burocratismo, con la sua pesantezza, la pedanteria, le lungaggini nel disbrigo delle pratiche, il farti ritornare più volte perché manca un inutile documento, non richiesto in precedenza, ma di cui tutti sapevano l’esistenza e l’assoluta importanza, o almeno così ti inducono a credere, per farti sentire piccolo piccolo, smarrito e impotente in balia del roboante mod. ZX bis, che prevede questo ma a sorpresa, tra cinesi scarabocchi, sotto i tuoi increduli occhi, per cariocinesi si sdoppia nel mod. ZX ter e ZX quater, che pretendono l’opposto e il contrario dell’opposto, e il cittadino ignaro è redarguito con la melliflua frase: “Qui la legge parla chiaro!” Così tuona il lapidario funzionario, e con ragione, nel senso che solo “qui” la legge parla chiaro, ma nel restante coacervo di norme e disposizioni, per logica deduzione, la legge è arcana come il vaticinio della Sibilla Cumana. Nel 1993 il Presidente Oscar Luigi Scalfaro bacchettò i tecnici del modello 740 definendoli “lunari” per l’astrusa complessità della dichiarazione dei redditi, corredata da un manuale di istruzioni di 500 pagine, un malloppone dalla lettura “mission impossible”, e quindi inutile! Grazie all’intervento del Presidente della Repubblica la Camera fu allertata a indagare sul pasticcio tributario, e i giornali ipotizzarono che le numerose, tortuose e inutili complicazioni legislative erano il frutto di un “Grande Vecchio” che allignava nei corridoi di palazzo e, dulcis in fundo, si pubblicò di un pensionato che morì nell’inane tentativo di compilare la dichiarazione dei redditi: l’estremo atto sacrificale alla obnubilante divinità della Ridondanza. Tre lustri sono trascorsi, ma mister Ucci è sempre sulla breccia, ogni semplificazione attuata si è ahimè trasformata in una complicazione mentre, sul versante tasse, a sberleffo delle promesse di riduzione, le imposte sono in costante e continuo aumento da oltre quaranta anni!
Il lapidario funzionario ignora che, ogni volta che complica la vita ai cittadini, aumenta a dismisura i costi, vanificando preziose risorse, avvicinando la data in cui chiuderemo baracca e burattini, con ripercussioni anche sugli stipendi del lapidario funzionario, che solo allora, sbigottito, con la luce vedrà estinguersi l’afflusso dei suoi tintinnanti quattrini. Cala il tenore della vita, a maggio si è esaurito il tempo concesso alla cassa integrazione e un quarto degli interessati verrà licenziato. Molte ditte hanno abbassato la serranda, altre diman cesseranno, e l’intero sistema economico, percosso da infernale sarabanda, muto assisterà all’inaridirsi delle fonti reddituali. Con lo spegnersi dell’ultima candela finiremo tutti in braghe di tela ed, essendo stati immemori del rasoio di Occam, non resterà che consolarci brindando al sardonico mister Ucci… con vin santo e tarallucci.

Commentaire 15

  • federico ravaldini 05/06/2009 23:59

    Caro Geo, che dirti ho letto il tuo srcritto ieri, però dopo averlo letto nella mia mente già poco stabile la confusine è aumentata, a questo punto mi son detto se l'ho letto ieri, lo "lessi" o lessi è forse al plurale ed avendolo letto da solo quindi "lesso"........ecco come mi ritrovo!!!!
    Scherzi a parti sei sempre molto esaustivo e i riferimenti a fatti e persone sono sempre precise....Sebbene a carico del mio concittadino a Novara si dicono in città altre cose ben più gravi come puoi facilmente intuire.
    Mi fà comunque spece che alla tua età e con la tua esperienza ti voglia ancora cimentare contro i mulini a vento o peggio ancora contro draghi che sputano fumo e fiamme!!!!
    O forse hai ragione tu non potendo dargliele almeno diciamogliele!!!!
    Ma forse sono io che come al solito non ho capito niente: Ciao geo alla prossima, che te ne pare di questa?????
  • Yo-Yo 05/06/2009 7:38

    in poche parole un grande!
  • Anna Lisa Imperiali 01/06/2009 9:52

    Ci vuole ...la revolution .....ma non la sappiamo più fare ....crediamo a tutto quello che ci dicono ....siamo come il cane che si morde la coda ....bah, io sono rassegnata ....sono passata, alla mia età di 64 anni, sotto forche caudine burocratiche di tutte le dimensioni ...e ogni volta ci ho rimesso qualcosa !
    Butta via il coltellaccio però, non è esteticamente carino !
  • federico ravaldini 30/05/2009 12:57

    Caro amico che stai......non sulla collina ma a Vigevano,
    nuove dal corrispondente esterno Fede alias T. B.
    Ho seguito alla lettera il tuo consiglio sia per lo scritto a cui stò pensando, quanto alla visita al sito "del" Pollaci, ora a sorpresa questa pubblicazione che ho già copiato per leggermela meglio, e il tutto data la scarsità di collegamento internet lo stò "fagogitando" come un'anaconda che cerchi di digerire la sua preda già ingerita ma.....
    Di primo acchito per quanto riguarda l'amico di Palermo non ho idee chiare non avendolo mai visitato
    e i tuoi commenti a raffica mi sono sembrati abbastanza ermetici.........Per questa tua pubblicazione invece, che non ho quasi letto, ma la foto e inquietante non tanto per la tua faccia,che va beh! il coltello da barba alla John Waine, la fronte spaziosa, che da spessore alla foto è la parete alle tue spalle, rustica e grezza come un muro da esecuzione, fucilazione nella fattispecie.
    Poi magari leggendo mi accorgerò di aver sbagliato,ci risentiamo appena avrò "digerito"
    Ciao, da Marinella di Sarzana per il momento è Tutto.
  • adriana lissandrini 29/05/2009 23:18

    Brunetta paladino dei puri efficentisti? ma andiamo.......
    tutta scena....
    qui nessuno ha il coraggio e la volontà di scalpellare il non scalpellabile..perché qualche banda bassotti potrebbe scalpellare anche il trono su cui è assiso l'inossidabile.....che depressione mi hai fatto venire, quasi quasi vado in cucina e anch'io....
    sei forte Geo!
    ciao Adriana ( e ti prego non mi rispondere con un romanzo, mi sono già esaurita..)
  • carlo jacuzzi 29/05/2009 21:03

    Ciao Geo, questa tua colta dissertazione, che perfettamente fa il punto della situazione, avresti dovuto mandarla in mattinata al buon Draghi (governatore di Bankitalia). forse gli avresti risparmiato un sacco di fregnacce.
    Mhhhh, Geo quale nuovo Governatore????
    Ciao Carlo Jac
  • Alessandro Rovelli 29/05/2009 17:02

    Urca Geo...grazie della fantasmagorica e dettagliatissima spiega...che bello vederti in primo piano...smettila di brandire quel coltellaccio che se ti scappa c'è da ripulire sangue per un mese...
    Se non hai problemi economici non menartela e vieni a suonare con me sul Titanic che affonda...nell'orchestrina ci si diverte un sacco...il nostro errore è sempre stato di pensare che questo mondo fosse una cosa seria ...ci ha lasciati anche l'immenso James Ballard pensando ciò...
    Siamo solo attori di un teatrino di provincia...qualche volta protagonisti...spesso comparse...Augh!
    Tienti in forma per il Convegno del 21, mi raccomando!
  • Marialbi 29/05/2009 15:17

    sei il solito fantastico geo...un racconto come sempre avvincente...il dramma italiano l'hai messo in luce perfettamente con la tua solita ironia, ma ti voglio conoscere il 21 giugno, perciò butta il coltello!!!
    un bacione
    maryte
  • Carlo Pollaci 29/05/2009 13:12

    Decisamente un tipo duro e puro, temprato alle fatiche e pronto per la prossima avventura.
    Gustosa citazione degli eroi che tutti abbiamo amato.
    Ciao,
    Carlo
  • Sergio Zolessi 29/05/2009 13:12

    Bella foto, grande la didascalia: molto interessante!
    Perfetto, Geo!
    Ma se finalmente sei deciso a commettere il burocraticidio ti raccomando di incominciare per quelli che serveno il caffè! ah ah ah
    Nonostante ti raccomando meglio che il coltello alcun cartuccio di dinamite (è più facile....) ah ah ah
  • Bodil Hegnby Larsen 29/05/2009 9:47

    Gustosissima foto Geo, - sta attento però!!!
    Ti leggo molto pessimista, i tempi sono difficili, l'Italia in modo particolare, se la passa molto male.
    Un abbraccio e complimenti!
    ciao
  • Paolo Zappa 29/05/2009 0:38

    Spero proprio che, quando ti sei messo a rileggere il tuo "pistolotto contro la stolta e vorace macchina burocratica", tu avessi già riposto in luogo sicuro il coltellaccio, perchè altrimenti, avendolo a portata di mano, ti avrebbe potuto prender la voglia di compiere "l'insano gesto", che la foto pare minacciare!!!
    E' quasi venuta voglia anche a me di andare a cercare la borsa con il materiale da sub, e trarne il coltello e......uscire per trucidare qualche burocrate....cosa che però non avrebbe risolto alcun problema, perche la burocrazia è autorigenerante come la coda delle lucertole, che, a volte, oltretutto, dopo il taglio, si duplica!!!!
    Ho il sospetto che l'arrivo della presentazione del modello unico, sia la causa di questo tuo più che condivisibile "desiderio" omicida!!!!
    Beh, il povero Occam fu condannato per le sue idee "efficientiste", e penso che anche il caro Brunetta, oltre che combattere inutilmente come Don Chisciotte contro i mulini a vento, verrà lui stesso bruciato sul rogo da bande di burocrati assatanati e di cittadini, con la bava alla bocca!!!!
    Beh, vuol dire che il 21 giugno......ci BERREMO SOPRA assieme, almeno ci consoleremo!!!!
    Ciao, carissimo, un gran bel "autoritratto"!!!! Buonanotte, Paolo
  • Franco Merlo 28/05/2009 23:37

    entia non sunt moltiplicanda praeter necessitatem...
    è questa necessità che nella nostra vita burocratica c'è sempre, in quanto la burocrazia deve autoalimentarsi per autogiustificarsi e autoperpetrarsi.
    Con questo scatto e relativo commento:
    ho scoperto l'U.C.C.I., io conoscevo solo l'U.C.A.S. (ufficio complicazione affari semplici);
    ho potuto ammirare un tuo (auto?)ritratto; posso quindi osservare che una certa somiglianza al fraticello c'è (pugnale a parte), specialmente per la capigliatura e la barba;
    posso azzardare che devi aver bazzicato con la filosofia anche per ragioni professionali, o per lo meno di studio.
    Ciao, alla prossima!
  • giancarlo abbati 28/05/2009 23:20

    geo o geo mi impresti il rasoio che dopo quello che mi hai detto mi serve molto ...non so se per suicidarmi o ...uccidere.l'unico sollievo e' vederti,sei serio ma negli occhi c'e' un piccolo sorriso di ottimismo,non so se, per quello che stai facendo o per il nostro futuro.carlo.nitidissima la lama ....bello tutto .