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Merletto al tombolo (da Pazienza e Passione)

Merletto al tombolo (da Pazienza e Passione)

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Merletto al tombolo (da Pazienza e Passione)

Continua la mia ricerca sugli antichi lavori in via di estinzione, come: falegnami, fabbri ferrai, stagnini, calzolai, bottai, sarti, barbieri, orefici, tessitrici; in un mondo dove tutto si evolve, anche i mestieri che affollano i ricordi, a volte tornano per fare da apripista e reinventare delle nuove attività con le loro tecniche tramandate.

Le tradizioni locali, spesso danno il modo di attivare nuove realtà imprenditoriali, sia pure partendo dalle conoscenze antiche di un artigianato ricco di sapere e capacità creative, tra queste il "merletto al tombolo", ma non più inteso soltanto come tovaglie, lenzuola o centritavola, ma anche gioielli che possono dar voce a un’arte rinnovata, ed inserita nel tempo attuale.

Così, ai colori classici ai quali erano associati questi merletti, si affiancano nuove cromature come ori brillanti e argenti luminosi, così con questi apporti fanno tendenza, irrompendo nel mondo della moda e del design con la proposta di valorizzare abiti ed accessori, rendendoli ancor più eleganti e preziosi.

Il merletto a tombolo è un pizzo eseguito a mano; una tradizione riscontrabile in varie parti d'Italia, va comunque precisato che il tombolo fu inventato nel XVI secolo a Genova, poi si diffuse in Italia, Spagna, Paesi Bassi, Germania e Svezia, più tardi tra i popoli slavi e dell’America del Sud. (la fotografia risale al 2006 ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno nelle Marche)

Con il termine tombolo si indicano sia il merletto in sé, che lo strumento usato per realizzarlo; è un pizzo delicato e raffinato, realizzato con filo di cotone sottilissimo; una lavorazione che richiede molta esperienza, abilità, ma soprattutto precisione e pazienza!

Sul supporto a forma di cilindro imbottito come un cuscino, viene fissato con degli spilli il disegno del futuro merletto, quindi inizia la lavorazione procedendo all'intreccio dei fili, utilizzando come strumenti dei bastoncini detti fuselli, attorno ai quali è arrotolato il cotone necessario per la lavorazione.

Il numero dei fuselli utilizzati è dato dalla complessità del merletto che si vuole ottenere, per le realizzazioni di maggior pregio ne possono essere utilizzati anche un centinaio, mentre per le forme più semplici sono sufficienti poche coppie.

Alla fine del lavoro, il pizzo viene staccato dai punti di supporto, e può essere fissato ad una stoffa di diversa tonalità, anche per evidenziare con l'effetto del contrasto la bellezza del merletto finito.

Quindi il tombolo è un filo di memoria, ricordo di tradizioni e conferma di un lavoro continuo delle donne nelle nostre valli, come un cordone che ci lega ad un passato alle volte duro ma dignitoso, come un ponte che si protende verso il futuro, un'opportunità da cui trarre vantaggio perché testimone di una storia ancora oggi entusiasmante!

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Section
Dossier Passione & Pazienza
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Publiée
Langue
Licence

Exif

APN DiMAGE G600
Objectif ---
Ouverture 3.7
Temps de pose 1/125
Focale 14.2 mm
ISO 50