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Palla di Arnaldo Pomodoro ( da Tesori nelle Marche)

Palla di Arnaldo Pomodoro ( da Tesori nelle Marche)

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Palla di Arnaldo Pomodoro ( da Tesori nelle Marche)

Dai primi anni '70 del 1900, i pesaresi si sono affezionati alla sua presenza nel Piazzale della Libertà, iniziando a chiamarla familiarmente ‘la palla di Pomodoro’.

La Palla di Pomodoro posta sul lungomare di Pesaro è come un punto di riferimento per tutti, parte integrante degli scorci della città, non c'è turista che passando per Pesaro, non porti con se una veduta della "Palla", donata alla città dall'Artista Arnaldo Pomodoro di Orciano di Pesaro.

Sono varie le opere dell'Artista distribuite nel mondo, da New York, Dublino, il cortile dei Musei Vaticani, Milano, Lugano, Roma, Così pure Pesaro, gode di un opera del rinomato Artista.

Così, un Marchigiano, trovandosi di fronte alla Sede della Farnesina a Roma, o davanti all'ingresso principale delle Nazioni Unite a New York, si sentirà subito a casa, perché avrà di fronte una Sfera gemella che da quarantaquattro anni adorna il lungomare pesarese.

La " Palla di Pomodoro", oggi emergente da una vasca d'acqua a sfioro, che vuole simboleggiare il mare Adriatico che le fa da cornice in un intrigante gioco di riflessi, , quasi a voler contendere un primato artistico con il Villino Ruggeri che le sorge accanto; uno degli esempi più spettacolari dell'Art Nouveau Italiana.

Negli anni la scultura si è guadagnata un posto di prim'ordine, insieme ad altre straordinarie realtà elette al emblema ed icone della città.

E' un monumento che in pochi anni ha conquistato il ruolo di simbolo della città di Pesaro, diventando punto d'incontro e di riferimento per tutti coloro che vogliono godersi una passeggiata in riva al mare, trovandosi in posizione privilegiata , in mezzo ai giardini del Piazzale della Libertà.

La storia di questa scultura inizia nel 1967, quando la Sfera di Arnaldo Pomodoro venne realizzata in poliestere bianco per l'Expò di Montreal in Canada, giunse a Pesaro nella sua forma originaria nel 1971, e posizionata all'apice di una collinetta, sempre nello stesso luogo dove si trova oggi.

Solo nel 1998, la Grande Sfera venne sostituita con l'opera attuale in bronzo, mentre la bianca scultura originale oggi troneggia a Roma di fronte alla Farnesina.

La scultura si presenta levigata e omogenea ma attraverso larghe spaccature s’intravede l’interno fatto d’ingranaggi e meccanismi geometrici in contrasto con l’esterno, simbolo dell’arte che tende a giungere alla profondità dei concetti e che riassume e concentra in sé l'essenza della realtà, esaltando l'unione metafisica tra Uomo e Natura.

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Dossier Tesori nelle Marche
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Exif

APN Canon EOS 400D DIGITAL
Objectif ---
Ouverture 8
Temps de pose 1/160
Focale 22.0 mm
ISO 100