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Provaci ancora Mauro

Tratto dalla raccolta di narrativa
Racconti di gente normale

Titolo: Provaci ancora Mauro

Breve introduzione
Lui, ricco, play boy, maledetto, poeta dissipato, con tre fabbriche e due animali domestici, vive in campagna, sembra uscito da una telenovela brasiliana e scrive come Julio Inglesias ;)), ma, soprattutto, vede la sua Mara come l'unica cosa pulita Arrivata nella sua vita....
La storia
“Sono qui a scriverti perché ti ho persa già una volta per la mia stupidità e incapacità di vedere oltre l’immagine com’è l’universo femminile. In poche parole cerco te, l’imprevisto fiore che per tutta la vita mi sappia stare accanto. Vorrei prendesse corpo l’essenza delicata che, da sempre, attrae il mio “io interiore”, essenza fatta di stimoli della mente e dell’epidermide che ci veste. Ritengo di voler provare ripetutamente di nuovo e con tutte le mie forze quella vibrazione capace di agitare il mio “io sensibile” invece del mio membro. Per “vibrazione” intendo una donna che si lasci amare con fiducia e trasporto, spontaneità e affetto.
Ricordi il nostro primo appuntamento?
Abbiamo avvertito un sussulto stringendoci la mano, poi, dolcemente, è venuto l'abbraccio che si è rivelato intenso e forte, ci siamo sentiti entrambi come grondaie scosse dai tumulti della pioggia. Qualche mese dopo, un giorno d'estate, ci siamo persi l’uno nell’altra e per la prima volta ho pianto di felicità dopo averti posseduta.
Io ho amato di te ciò che rappresentasti allora per me. Tu, invece, Mara, hai amato di me ciò che avevo sepolto nel diario dei ricordi, ciò che sarei tornato ad essere grazie alla tua presenza nella mia vita. Il mio, nei sentimenti, è un percorso inverso, per questo motivo solo oggi ha il sapore di emozioni manifeste, sospiri struggenti, passeggiate nei prati in fiore, alchimie dell’anima che si lascia incantare dai sensi davanti ad un tramonto, ad un’opera d’arte o al dolce e complicato suono dei violini.
Ho bisogno di perdermi nelle profondità dei tuoi occhi per sperare e sognare di poter costruire con te, nei giorni a venire, un futuro migliore poiché fino ad ora, da quando ti ho lasciata, ho visto solo donne nei letti intesi come alcove, con le quali ho fatto semplici movimenti ginnici da camera.
Tu, musa ispiratrice dai molteplici aspetti pindarici che mi leggi e comprendi il messaggio di aiuto celato in queste poche righe, ti prego, non fuggire via, non avere paura, dammi la possibilità di farmi conoscere per quello che sono e non per quello che ti ho dato a vedere.
Paradossalmente il nostro incontro è stato provvidenziale, l’isolamento sentimentale nel quale mi sono rifugiato per riflettere e che volutamente ho reso sempre più esclusivo per cercare di stabilire un contatto con la mia anima, è riuscito a sanare tante ferite aperte. Scherzosamente mi piace immaginarti come Afrodite, Iside e Minerva.
Ti voglio amore mio per fondare un regno, quello che vivremo stando insieme dopo avere attraversato le foschie di relazioni a fondo perduto in questo mondo d’apparenze. Lasciati sedurre dai sentimenti che provo, fatti respirare, accarezzare, fammi godere, fammi sognare, fammi sentire che il tuo non è solo un corpo caldo perché è da tempo che facendo solo sesso, quando sono a letto con una donna ripeto, in maniera compulsiva quasi maniacale, frasi a metà strada tra un porno di serie B e una soap opera di quelle che vanno in onda alle due di notte, intervallo le parole con rantoli poco credibili, scivolo sulla sillabe simulando un orgasmo mentale che non provo, interrompo le pause per esprimere concetti e per emettere sussulti animaleschi al limite del grottesco.
Prima di incontrarti ero del genere “universale” (soldi, sesso, droga), citazione preferita “va bene finché dura”. Fortunatamente non faccio più parte di quelli che si gonfiano di cibo e alcol per superare il disagio di “fottersi” una bella donna, grazie ai tuoi preziosi consigli sono tornato ad essere un gentiluomo. Lo riconosco, sono e probabilmente rimarrò un puttaniere ma non di quelli mantenuti dalla maliarda di turno o, peggio ancora, che mantengono schiere di giovani ragazzine dalle tette sode e gli occhi di cerbiatto. Le donne, indipendentemente dall’età, lo sai anche tu Mara, difficilmente riescono a resistermi.
Poiché ti desidero al mio fianco, cercherò di essere il più sincero possibile.
Ho fatto sesso in maniera esagerata, niente perversioni, cose normali, gestisco diverse società, ho girato tutto il mondo, sono un uomo al quale la vita ha dato tanto. Ora, per scelta, mi sono ritirato da feste e mondanità, vivo in mezzo alla campagna in una villa, circondato dalla natura, isolato dai disturbi del nostro mondo moderno, ho un cavallo, Mad, e un cane, Slonly.
Un tempo sono stato un giovane energico, vulcanico, istintivo, esplosivo e dicevo a tutti ciò che mi passava per la mente e dal cuore, capivo che il mio atteggiamento spesso risultava sconveniente ma ero e sono rimasto quello di un tempo. Il giorno che ho rifiutato di dare una svolta decisiva alla mia vita da play boy, ho conosciuto la freschezza del tuo sorriso, la dolcezza del tuo sguardo, la poesia dell’anima tua si è impossessata del mio cervello e di tutto il mio essere.
Tu, Mara, hai lasciato un segno indelebile del tuo passaggio ed io, dopo averti amata, sorpreso dai sentimenti che provavo per te, sono fuggito via. Ho scelto la strada più semplice, per dimenticarti ho percorso i viali della lussuria più sfrenata, ho annaspato per mesi, sono caduto e mi sono rialzato più volte, fino al giorno in cui ho dovuto ammettere con me stesso di aver sbagliato frequentando donne scaltre, vendicative e perfide, astute arrampicatrici sociali arrabbiate con loro stesse, con la vita e con l’universo maschile.
La maturità e gli sbagli mi sono stati di grande aiuto, il mio animo ora è pronto a ricevere il tuo sguardo limpido e innamorato, sei una donna speciale e sai di esserlo, conosci di me pregi e difetti più di chiunque altro. Oggi ho preso coraggio e guardandomi allo specchio mi sono detto:
- Provaci ancora Mauro -
Queste che leggerai sono due pagine scritte sul mio diario qualche tempo fa.
Prima di inviartele mi sono informato per non risultare invadente (so che non hai una storia). Le metterò tra poco in una busta da lettera indirizzata a te.
Meravigliosa creatura mi hai insegnato cosa è la dolcezza, cosa è il vero amore, quali sono i valori, come viverli e condividerli insieme a una donna nel bene e nel male.
Di soldi ne ho fin troppi e tirando le somme, per quanto mi sento solo senza la tua presenza, in cambio della felicità in parte li darei via tutti.
Mara, amore caro, sei la vera ricchezza della mia vita, riconquistarti per me è il traguardo più importante da raggiungere, ti prego sposami.
Tuo Mauro”.