Un dolce avvertimento
Tratto dalla raccolta di narrativa
Racconti di gente normale
Titolo: Un dolce avvertimento
mi chiede seduta su un gradino, con una sigaretta spenta e due occhi accesi su di me.
Penso che ora tocca a me dire a lei qualcosa sul mio conto e la cosa non mi piace affatto, l'ansia da prestazione mi divora mentre il tempo disegna aloni di sudore sulla camicia azzurro-indaco da ferrotranviere.
Le rispondo che parte delle mie giornate le passo a guidare veicoli che corrono su due rotaie. Lei mi guarda con quei suoi occhi verdi screziati di marrone e sembra non capire. Poi, senza enfasi, con un rantolo liberatorio, il suo sguardo si illumina, un misto di ammirazione e di curiosità vale il prezzo del biglietto che le faranno pagare al botteghino per la corsa fino a Milano.
A volte faccio pensieri romantici.
Il rumore della stazione allontana la musica proveniente dal bar poco distante da noi, sono in servizio e non posso assolutamente rischiare il posto di lavoro, tuttavia, ho un irrefrenabile desiderio di darle un bacio e di urlare alla meravigliosa donna in piedi davanti a me di cui non conosco il nome, “mi piaci da impazzire!”.
Mando al diavolo le regole, la retorica, il mio capo che potrebbe essere nei paraggi e la bacio sul collo. Lei non si sottrae e sembra gradire, mi sussurra un…
Il suo sembra un dolce avvertimento, mi fermo un istante giusto in tempo per sentire la voce di Michele il mio capo.…
Michele, mentre si avvicina, ha sempre più l’aria minacciosa, ma, fortunatamente, non ha visto la scena e non ce l’ha con me.
Li guardo andare via mentre discutono animatamente.
La sconfitta è pesante come un film in bianco e nero, come un cocktail sciolto nel ghiaccio, come un corpo che si trascina solo, in un letto troppo grande il mio è stato un colpo di fulmine per la donna sbagliata.
DANIELA Pasquetti 12/02/2010 13:40
Il racconto è godibilissimo e molto coinvolgenteproprio come l'immagine che proponi:
brava, grazie dei piacevoli attimi
che ci hai regalato!
:-)) Daniela